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alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 30.05.15

Creato il 30 maggio 2015 da Plus1gmt

Repubblica, “Addio al trombettista jazz Marco Tamburini”: Marco Tamburini, uno dei migliori musicisti italiani delle ultime generazioni, trombettista che ha saputo muoversi con agilità e intelligenza in territori musicali molto diversi, è morto a causa delle ferite riportate in un incidente venerdì sera, poco prima delle 20 a Bologna in via Zanardi.

Doppiozero, “Frammento sulle macchine”: La macchina non appare in alcun modo come mezzo di lavoro dell’operaio singolo. La sua differentia specifica non è affatto, come nel mezzo di lavoro, quella di mediare l’attività dell’operaio nei confronti dell’oggetto; ma l’attività stessa dell’operaio è posta ora in modo che si limita essa a mediare il lavoro della macchina, l’azione della macchina sulla materia prima; a sorvegliare questa azione e a proteggerla dalle perturbazioni. A differenza dello strumento, che l’operaio anima – come un organo – della sua propria abilità e perizia, e il cui maneggio dipende quindi dalla sua virtuosità.

Il Post, “Le più belle biblioteche e librerie di Milano”: Le segnala Alessia Algani in “Milano Confidential”, una nuova guida alla città: da quelle storiche come Hoepli a quelle dedicate a fumetti e fotografia

The Post Internazionale, “I messaggi nascosti nei libri per bambini”: La storia del Grinch e il suo odio verso il Natale sono una parabola del consumismo. Quella dell’orsetto Paddington parla del fenomeno dell’immigrazione e gli episodi dell’elefantino Babar non sono altro che uno strumento di propaganda del colonialismo francese. Anche il viaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie è stato spesso paragonato a un trip derivato dall’uso di droghe. E il Mago di Oz? Una rappresentazione allegorica del dibattito sulle politiche monetarie degli Stati Uniti verso la fine del 19esimo secolo.

L’Espresso, “I ragazzi vivono on line. E noi dove siamo?”: Comunicano con WhatsApp. Trascorrono le giornate su Facebook. Condividono ogni aspetto della loro vita sui social, spesso ignari delle possibili conseguenze. La cronaca riporta ogni giorno episodi di molestie, bullismo, ricatti sessuali. Ma per gli adolescenti e gli adulti manca l’educazione alle relazioni digitali



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