[Articolo di Marta Malengo pubblicato nella rubrica In folio sulla Webzine Sul Romanzo n. 1/2013]
Quello che avete appena fatto – operazione piuttosto banale che chi ama leggere compie più volte in una stessa giornata – mai sarebbe stato possibile, se non fosse esistito il più grande editore di tutti i tempi: Aldo Manuzio.
E qui già si commette il primo, grossolano errore: perché Manuzio non era semplicemente un editore, bensì un umanista a tutto tondo, un instancabile studioso, un intellettuale fra i più raffinati non solo della sua epoca, ma anche di quelle a venire, un grandissimo uomo di marketing.
I termini "libro tascabile", "corsivo" e "punteggiatura" vi dicono niente? Se oggi vi mettete comodi sul divano a leggere un libro per puro diletto lo dovete a lui. E anche se potete leggere in treno, in autobus, in metropolitana o sotto l’ombrellone in riva al mare, riempiendo così tutti quei momenti che rischierebbero di restare vuoti senza un buon libro.
Poco si conosce della vita di Aldo Romano, come si firmava in omaggio alle sue origini: era, infatti, nato a Bassiano, piccolo paese della campagna laziale, fra il 1449 e il 1452. Compì gli studi umanistici a Roma negli anni Settanta del Quattrocento, maturando la convinzione che il sapere si fondasse sui classici. Da ciò nasce la sconfinata passione di Manuzio per tutti gli aspetti del linguaggio e, in particolare, della lingua greca, il cui studio lo impegnerà tutta la vita e ne caratterizzerà profondamente l’attività di editore.
[Per continuare a leggere quest'articolo, clicca qui e vai a pagina 39]
Media: Scegli un punteggio12345 Il tuo voto: Nessuno Media: 5 (1 vote)