• Nel tuo profilo dici che nulla della tua vita reale può interessante, invece ti chiedo di parlarmi un poco di te e di come hai cominciato a scrivere il tuo blog.Dopo aver navigato per tanti anni in internet solo come spettatrice silente, verso la fine del liceo ho cominciato a maturare il desiderio di partecipare anch’io in qualche modo a questo grande giocattolo virtuale. Mi sarebbe piaciuto aprire un sito a tema su una delle mie passioni del momento (X-files), ma non avevo intenzione di pagarmi l’hosting su un server, per cui finii ad affacciarmi al variopinto mondo dei forum. Tutto gratis, tutto facile, tutto molto colorato, si chiacchiera con altri appassionati e si condividono le idee. Peccato solo che nei forum (in quelli che frequentavo io perlomeno) circolavano fior fiore di troll e di cretini assortiti, per cui, troppo spesso, le discussioni più interessanti finivano in liti e inutili flame, che i moderatori falciavano senza pietà. Abbandonate queste piattaforme, per alcuni anni tornai a lurkare felicemente su blog e siti altrui, finchè, ormai quattro anni fa, non aprii il mio primo blog su Splinder. All’epoca mi sentivo molto insicura nel campo della scrittura (sono sempre stata più una da equazioni che da diario segreto), per cui mi imposi uno schema rigidissimo dei post che, unito ad un template che mi faceva letteralmente impazzire, finì con l’annoiarmi nel giro di qualche mese (anche se il blog in sé aveva un discreto successo, nel suo piccolo). Passarono di nuovo alcuni anni e, nel 2010, tornata dalla Lucca più bagnata di sempre, decisi di riprovarci ancora, aprendo questa volta un blog completamente diverso. Abbandonai lo schema fisso nei post e, nel giro di qualche mese, trovata una mia quadra, cominciai per la prima volta in vita mia a divertirmi seriamente nello scrivere. Adesso sono ancora qui e, inaspettatamente, sfrutto ogni ritaglino di tempo per aggiungere qualcosa ad un post in produzione!
•E’ nata da un bel po’ una polemica riguardo i vari tipi di censura che i vari canali tv fanno sugli anime quando vengono doppiati e passati ai bambini. Scene poi reperibilissime su youtube o direttamente negli stessi anime, ma subbate. E’ secondo te giusto evitare certe visioni ai più piccoli o alla fin fine è solo esagerazione ?Il problema di fondo è che certi anime non sono adatti ai bambini. Non lo sono e basta. Uno può fare tutte le censure del mondo ma il prodotto rimane comunque per una fascia d’età più alta. Semplicemente bisognerebbe ammettere che i cartoni animati non sono unicamente articoli per i più piccoli, smettere di usare la televisione come baby-sitter e abbandonare l’idea che i bambini siano tutti stupidi e che non si accorgano se le storie vengono modificate. Quanti di voi si sono domandati da piccoli come mai Oscar fosse chiamata da tutti Madamigella quando faceva finta di essere un maschio? O perché nell’ultima puntata di Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina ( Slayers per gli amici) non si capisse una beneamata cippa, tra fotogrammi verdi e scene tagliate? O ancora come mai i personaggi avessero dei nomi assurdi come Tinetta o Holly? Questo è un messaggio per i paladini della censura e per i gran cavalieri del ritocco: si vede quando fate delle modifiche! Maledizione, anche un bambino lo capisce! E gli girano le balle! Invece di censurare sarebbe molto più furbo usare il sistema di codici colori (verde, giallo e rosso) che da decenni viene già impiegato per i film, indicando così i cartoni adatti ai bambini, quelli per ragazzi e quelli invece destinati ad un pubblico adulto. In questo modo i bambini avrebbero dei cartoni per loro e i grandini potrebbero vedere qualcosa di diverso senza farsi venire i nervi per le censure esasperate (oppure provate a censurarmi Elfen Lied per renderlo adatto ad un pubblico prescolare, vi sfido!)!
•Benchè negli ultimi tempi gli anime siano entrati nelle nostre case e soprattutto nei nostri pc, non si può dire la stessa cosa per i manga, spesso molto costosi e difficili da reperire- dipende dove si abita. Io per prima non ne trovo quasi mai perché le edicole della mia provincia non ne ordinano.Quali sono dunque i modi per acquistare manga? E’ possibile una vendita sicura su internet ?Escludendo i negozi (edicole, librerie e fumetterie) i metodi per procurarsi dei fumetti sono principalmente due: le fiere e internet. La fiera è un po’ come una jungla, se da una parte bisogna sempre fare molta attenzione ai commercianti disonesti che tentano di fregare la gente (volumi rovinati nascosti nei pack e serie complete sovrapprezzate, tanto per fare due esempi), dall’altra spesso ci sono gli stand delle case editrici (ottimi per recuperare i volumi con cui chiudere le collezioni) e i mitici banchi di offertone (in cui finisco a tuffarmici). Internet è sicuro se si viaggia su grossi siti (e-bay e Amazon per intendersi), specialmente dove c’è il pagamento certificato con PayPal, che in caso di controversie blocca la transazione. Io ho fatto diverse aste su e-bay e mi sono trovata molto bene, dato che il sistema del feedback (e la transazione sicura) scoraggiano i venditori dal fare i furbi. La roba mi è sempre arrivata in modo puntuale e esattamente come era descritta nell’annuncio. Idem con Amazon, ho fatto un paio di acquisti ed è sempre filato tutto liscio.
•Quali sono le nuove uscite che raccomandi e quali invece i pilastri immancabili nella propria collezione e perché.Questa è una domanda difficile perché entrambe le risposte che prevede dipendono molto dai gusti del lettore a cui è indirizzato il consiglio. In particolar modo, secondo me, non esistono dei pilastri immancabili universali ma ognuno si plasma i propri man mano che crea la sua collezione, in base alle sue preferenze e al legame affettivo che stabilisce con determinate serie. Facendo un semplice esempio, nella mia collezione un grande classico come Dragon Ball non c’è. Nonostante io sia un’amante degli shōnen basati sui combattimenti, nella mia personalissima classifica di interesse non è una serie fondamentale da possedere, mentre sono legatissima ad un manga praticamente sconosciuto come Cicatrice the Sirius. Per questo motivo, quando parlo di un’opera, normalmente mi dilungo in recensioni dettagliate, in modo da presentarla sotto tutti i suoi aspetti (pur limitando al minimo gli spoiler) e permettendo a chi legge il post di farsi un’idea chiara del suo contenuto a prescindere dalla bieca trama e dal mio gradimento.
•Con quali criteri scegli gli anime o i manga da recensire? Ti affidi solo ai tuoi gusti personali o spazi? E quanta influenza hanno su di te i consigli degli amici?Il mio criterio di scelta delle serie da recensire è totalmente casuale! Può essere selezionato qualunque anime, manga, film, cartone animato o telefilm, nuovo o vecchio, basta che mi capiti in mano al momento giusto e mi faccia scoccare la scintilla. Scrivo parecchio di getto (motivo per cui non riesco quasi mai a fare una pianificazione decente dei post) ed è facile che appena finito di leggere o vedere qualcosa cominci a buttare giù la recensione (anche se è un’ora improbabile di notte). Ovviamente il discorso cambia un po’ quando si tratta di scegliere un acquisto da fare. In quel caso prima di lanciarmi mi informo sulla serie, sento i pareri di amici e di persone di cui mi fido e, se ancora sono indecisa, do un’occhiata alle eventuali scan disponibili (anche se a volte mi faccio tirare dal fumettarolo a fare spese folli).
•Manda infine un saluto !Volevo essere sintetica ma, come mio solito, ho scritto un poema. Grazie a tutti quelli che hanno letto fin qui e ad Aleja, una delle prime persone che ho conosciuto in Blogspot!