Per Alejandro G. Inarritu avere il suo Birdman come film d’apertura della 71esima edizione del Festival di Venezia è un nuovo grande riconoscimento alla sua maestria e al suo talento dietro la macchina da presa.
Classe 1963, è senza dubbio uno dei più importanti registi messicani degli anni Duemila. La sua infatti è una carriera costellata di premi e nomination. La svolta si compie nel 2000 con Amores Perros, che riceve la candidatura all’Oscar come miglior film straniero e vince il premio della Semaine de la Critique al Festival di Cannes. Nel 2003 Inarritu dirige 21 grammi, bellissimo e sconvolgente film con protagonisti Sean Penn, Benicio Del Toro e Naomi Watts. Il film partecipa alla 60esima Mostra di Venezia, dove Penn vince la Coppa Volpi come miglior attore, mentre Watts e Del Toro otterranno la candidatura all’Oscar come miglior attrice e miglior attore. Nel 2006 è il momento di Babel (che con i due precedenti forma un vero e proprio trittico), interpretato da Brad Pitt, Cate Blanchett e Gael García Bernal. Con Babel si aggiudica il premio come miglior regista al 59esimo Festival di Cannes, ma il film ottiene anche sette nomination agli Oscar, vincendo la statuetta per la miglior colonna sonora originale. Incassa inoltre sette nomination ai Golden Globe e conquista il premio per il miglior film drammatico.
Dopo essere stato nel 2007 membro della Giuria internazionale della 64esima Mostra di Venezia, nel 2010 presenta Biutiful che, in concorso al Festival di Cannes, vede Javier Bardem alzare il premio per la miglior interpretazione maschile (in ex aequo con Elio Germano per La nostra vita). Biutiful è stato inoltre nominato all’Oscar come miglior film straniero e Bardem come miglior attore protagonista.
Ora Alejandro G. Inarritu porta Birdman al Festival di Venezia 2014. Che dite, successo garantito?
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