Alemanno a luglio 2012 “regala” 12 milioni a CasaPound a ottobre prende le distanze dagli squadristi che fanno irruzione al liceo Giulio Cesare di Roma. I volantini ed i fumogeni non li ho pagati io.
Creato il 24 ottobre 2012 da Slasch16
Alemanno, 12 milioni in “regalo” a CasaPound
Dalla Stampa: Di «gesti idioti» e di «violenza stupida» ha parlato il sindaco Gianni Alemanno, che ha condannato quanto accaduto.
Le informazioni per esprimere un giudizio simile deve averle avute dal figlio, nipote di Rauti, fondatore di Blocco studentesco, il movimento degli studenti fascisti.
Da dove venisse Alemanno lo sapevano anche a Milano, la Milano distratta dei nipotini della Milano da bere.
Eppure a Roma hanno voluto il sindaco fascista e nessun errore che possa avere compiuto la giunta precedente può giustificare una scelta del genere.
Roma sembra la Cremona di Farinacci, gli squadristi del manganello ed olio di ricino, che i giovani di CasaPound hanno sostituito con fumogeni e volantini almeno all’interno delle scuole temendo le telecamere, anche se non disdegnano l’uso del manganello se si tratta di omosessuali o immigrati.
Ed Alemanno si conferma per quello che era e che è rimasto, un fascista, anche se è sempre stato assolto e ci sarebbe da chiederci come mai.
Durante gli anni ottanta, sul finire dei turbolenti anni di piombo, Alemanno fu arrestato per tre volte, ma poi sempre assolto da tutte le accuse.[3] Il primo arresto lo subisce a Roma il 20 novembre del 1981, con l’accusa di aver partecipato, assieme ad altri quattro, all’aggressione ad uno studente di 23 anni.[3] Il secondo arresto risale al 1982, con l’accusa di aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica[3]; sconterà 8 mesi presso il carcere di Rebibbia[3] ma verrà prosciolto per non aver commesso il fatto.[40] Il terzo arresto avviene il 29 maggio del 1989, a Nettuno quando, assieme ad altre dodici persone, fu arrestato con l’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, lesioni nei confronti di due poliziotti e tentato blocco di corteo ufficiale. Fu prosciolto da tutte le accuse.[3][41] Alemanno, assieme alle altre persone arrestate, era sceso in piazza nel tentativo di contestare l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Bush, in visita presso il cimitero di guerra americano.[3]
Essendo stato sempre assolto in tutte le vicende, Alemanno non ha mai riportato alcuna conseguenza giudiziaria.[3]
Il figliolo del sindaco di Roma è già sulla buona strada e non è dato di sapere se tra i giovani idoti dediti alla violenza stupida ci sia anche Manfredi oppure ha provato a darsi una ripulita anche lui, come il padre.
Rigurgiti di fascismo ce ne sono ovunque, non solo a Roma, basti pensare ai tifosi del Verona calcio ed agli insediamenti di CasaPound in Lombardia ed ovunque regni l’ignoranza storica del nostro passato.
Ringraziamo Berlusconi che ha fatto uscire dalle fogne i fascisti e ringraziamo il populismo di moda dell’antipolitica attuale che considera destra e sinistra dei concetti superati, obsoleti.
Infatti rinasce il fascismo.
Un popolo senza memoria non avrà storia, affidiamoci all’Anpi ed a tutti i sinceri democratici tenedo presente che, pur con una scolarizzazione maggiore, l’ignoranza regna sovrana e viene affascinata da questi buzzurri.
Farinacci affascinava i giovani, i grezzi, gli umili, per le sue umili origini, il suo cipiglio aggressivo, la sua baldanza moschettiera, la sua eloquenza imperfetta (i fogli satirici lo chiamavano l’antigrammatico). Si affermò nelle elezioni del maggio 1921, avendo la maggioranza in 16 comuni. Furono mesi di scontri continui (2 morti, 20 feriti, 181 arresti), che proseguirono sino alla tregua agraria dell’estate.[5]
Anche Alemanno e la Polverini hanno affascinato i grezzi e gli umili delle borgate ed i risultati sono evidenti anche se prevedibili.
Non sottovalutiamo che nel Lazio due istituzioni su tre, Regione e comune di Roma capitale, sono governate da nostalgici del saluto fascista Alemanno e Polverini, spero che l’anomalia della Provincia di Roma si estenda a macchia d’olio.
Ovviamente non di ricino.
Quando la Magistratura, le Prefetture, Polizia e carabinieri si ricorderanno che l’apologia del fascismo è un reato e come tale va punito?
Mi sembra che tutta la questione venga sottovalutata, ci sia una certa complicità da parte delle istituzioni, chiudono un occhio e spesso anche due.
Tutto viene ridimensionato a gesti isolati, giovani idioti, violenza stupida, forse se gli squadristi odierni facessero irruzione al comune di Roma e facessero bere l’olio di ricino al sindaco la copertura istituzionale potrebbe sfaldarsi.
Sono idioti ma non sino al punto di giocarsi la copertura. Meglio scatenarsi contro immigrati ed omosessuali, non ci saranno conseguenze.
Cene, dibattiti, commemorazioni
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