Alemanno: “Gli italiani devono pagare il Conclave”. Chiesti 4,5 milioni di rimborso al Governo

Creato il 12 marzo 2013 da Nelpaesedeibalocchi @YleniaBonzi

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto un rimborso urgente al Governo Monti di 4,5 milioni di euro per salvaguardare l’immagine dell’Italia davanti al mondo intero.

“La città è pronta all’inizio del Conclave: da oggi siamo in campo e la cabina di regia sta funzionando.

“Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo ma rimane il problema delle risorse che non arrivano, così come non arriva una risposta dal Governo. Lo sollecito ancora una volta perché questo è un evento che non riguarda solo Roma ma tutta l’Italia”

Vi starete chiedendo: “Perché dovrebbe pagare il nostro Governo se ad essere eletto sarà il numero uno della Chiesa Cattolica e colui che deterrà il potere nel minuscolo stato di Città del Vaticano?”.

La risposta è semplice ed è da ricercare nei Patti Lateranensi. Secondo quando previsto dai Patti Lateranensi, sottoscritti l’11 febbraio 1929 da Benito Mussolini e dal cardinale segretario di stato Pietro Gasparri, i costi di elezione del nuovo Pontefice sono totalmente a carico dello stato italiano.

Quanto stabilito in quei documenti venne poi riconfermato dall’accordo Stato Chiesa firmato da Giovanni Paolo II e Bettino Craxi nel 1984, specificando che servirà a:

“salvaguardare l’immagine della nazione e della sua capitale nel mondo garantendo il massimo dell’assistenza a tutti i pellegrini che vorranno raggiungere Roma dalle altre parti d’Italia e del mondo per salutare il nuovo Pontefice e per essere presenti nel momento in cui il nunzio apostolico si affaccerà su Piazza San Pietro pronunciando la fatidica frase ‘habemus papam’”

YB


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