Alessandra Ambrosio in Dolce & Gabbana al Party di Vogue Paris

Creato il 01 ottobre 2010 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Chissà che ne avrebbe detto uno che di masqued balls se ne intendeva davvero e che partecipò a tutti quelli che marcano specie la seconda parte del XX secolo, dalla celebre festa settecentescaBeistegui a Palazzo Labia a Venezia nel 1951 fino al White party di Truman Capote al Plaza, a NYC, nei '60 e al Bal Proust Rothschild nei seventies, ovvero il meraviglioso principe Jean-Louis de Faucigny-Lucinge, per intendersi il nonno di Coco e Bianca Brandolini d'Adda e autore di uno straordinario e ormai iconico volume sul tema specifico. Sta di fatto che la scelta di Carine Roitfeld, editor-in-chief di Vogue Paris, di celebrare il novantesimo anniversario del prestigioso magazine Condé Nast, con un ballo in maschera che intrecciava splendori rocaille alle sperimentali esercitazioni glamour parigine dei '20 di Poiret, Etienne de Beaumont e Chanel, con un'ispirazioneportante Eyes Wide Shut, sembra veramente appropriata e consona alle chiaroscurali atmosfere del nostro tempo. Perfetta anche la location,Palazzo Pozzo di Borgo, dimora di una nobile famiglia corsa, edificio settecentesco dalla storia complessa e intriso di evocazioni romantiche e suggestione sulfuree. Carine Roitfeld, in piccola maschera di pizzo da vezzosa donna gatto e sovrapposizioni animalier, ha presieduto al rituale con la solita grazia e ironia. Elaborati en-tête di Philip Treacy e strascichi Valentino, citazioni vintage e un war-bonnet per l'eterno ragazzo Jean-Paul Gaultier. Poi Bianca Jagger, Franca Sozzani, gentiluomini in domino e bautte veneziane da medico della peste a becco d'uccello, Gareth Pugh, molto gettonato per le sue gotiche quotation da varie giovani signore presenti. Il gioco d'ombre intriso di bagliori di luce di una fatata notte parigina di primo autunno. Mistero e rappresentazione sociale. Auguri Vogue Paris.

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