Alessandra Naldi – garante dei detenuti di Milano
Alessandra Naldi, Garante dei Diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano: l’Italia introduca il reato di tortura - Mercoledì 26 giugno è la Giornata internazionale contro la tortura. In Piazza dei Mercanti, presso la Loggia del Broletto, alle ore 18, verrà rappresentata “La carogna da dentro a me”, pièce teatrale liberamente tratta da una sentenza penale, messa in scena dalla compagnia Sudatestorie teatro-ricerca. L’iniziativa, a ingresso libero, è proposta dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Alessandra Naldi (anche presidente della sezione regionale della Lombardia dell’Associazione Antigone).
A precedere la rappresentazione gli interventi di Roberto Cenati di ANPI-Comitato provinciale di Milano, Silvia Buzzelli dell’Università di Milano Bicocca, Claudio Sarzotti dell’Associazione Antigone (autore del testo della pièce), Alba Bonetti di Amnesty International-Circoscrizione Lombardia e Alessandra Naldi, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano.
Il Coordinamento dei Garanti locali (a cui il Garante di Milano ha aderito) è tra i promotori, insieme a un vasto cartello di enti e associazioni, di una campagna per la raccolta firme a sostegno di tre leggi di iniziativa popolare, tra cui l’introduzione del reato di tortura. Per info sulla campagna: www.3leggi.it . Dal sito 3leggi.it:
Introduzione del reato di tortura nel codice penale
Eccole norme che introducono il reato di tortura nel Codice Penale italiano, così come previsto dalle convenzioni internazionali sottoscritte e ratificate dal nostro paese.
Proposta di Legge numero 1
Introduzione del reato di tortura nel codice penale
Art. 1.
1. Dopo l’articolo 608 del codice penale è inserito il seguente: «Art. 608-bis. – (Tortura) – Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che infligge ad una persona, con qualsiasi atto, lesioni o sofferenze, fisiche o mentali, al fine di ottenere segnatamente da essa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che essa o una terza persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimorirla o di far pressione su di lei o su di una terza persona, o per qualsiasi altro motivo fondato su ragioni di discriminazione, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. La pena è aumentata se ne deriva una lesione personale. È raddoppiata se ne deriva la morte. Alla stessa pena soggiace il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che istiga altri alla commissione del fatto, o che si sottrae volontariamente all’impedimento del fatto, o che vi acconsente tacitamente».
Art. 2
1. Il Governo italiano non può assicurare l’immunità diplomatica ai cittadini stranieri condannati per il reato di tortura in un altro Paese o da un tribunale internazionale.
2. Nei casi di cui al comma 1 il cittadino straniero è estradato verso lo Stato nel quale è in corso il procedimento penale o è stata pronunciata sentenza di condanna per il reato di tortura o, nel caso di procedimento davanti ad un tribunale internazionale, verso lo Stato individuato ai sensi della normativa internazionale relativa.
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Alessandra Naldi
(leggi tutto al LINK > ) Alessandra Naldi, laureata in Scienze Politiche, dottore di ricerca in Sociologia dei Fenomeni culturali e dei processi normativi e presidente della sezione regionale della Lombardia dell’Associazione Antigone (Associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”).
Nel corso della sua attività accademica e professionale, Alessandra Naldi ha fatto diverse esperienze di ricerca sociale nel campo della penalità e del carcere, dei fenomeni migratori e della sicurezza urbana. (…)
(…) Il Garante delle persone private della libertà personale rimarrà in carica per 3 anni. Tra i suoi compiti quello di “mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e costante l’informazione sulle condizioni dei luoghi di reclusione” e a tal fine, si occuperà di raccogliere segnalazioni, anche informali, di presunte violazioni dei diritti dei detenuti. Il Garante si potrà rivolgere alle autorità competenti per avere ulteriori informazioni e chiedere il rispetto di tali diritti. In questo senso, il Garante dovrà collaborare con gli istituti di pena, gli organi e gli uffici milanesi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia minorile.
La sua attività avverrà in stretto contatto con le università, con il mondo del volontariato, dell’associazionismo e del privato sociale milanese che opera in campo penale e penitenziario.
Il Garante dovrà riferire al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio comunale e alle commissioni consiliari delle proprie attività. Potrà avanzare proposte e richiedere iniziative presentando al Consiglio comunale una relazione annuale.
Ufficio del Garante dei Diritti delle persone private della libertà
via Silvio Pellico, 6 int. 19 piano 2° – 20121 Milano
tel. 02.88440758 (diretto) / 02.88450147 (segreteria)
garante.diritti@comune.milano.it
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MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia l’Ufficio Stampa del Comune di Milano per le notizie relative alla Giornata internazionale contro la tortura di mercoledì 26 giugno 2013.
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