© Pierluigi Fresia
Una mostra a due in cui torna in galleria il lavoro di Pierluigi Fresia ed entra per la primavolta quello di Alessandra Spranzi, una mostra in cui abbiamo voluto accostare il lavoro di due artisti dalla personalità forte ma diversa nel trattare la fotografia, due non-fotografi le cui opere non rientrano nel panorama fotografico generale.
Alessandra Spranzi presenta in questa mostra un lavoro cominciato nel 2007 e tuttora incorso che ha titolato Vendesi in cui ripropone le immagini dei bollettini su cui si offre o si mette in vendita ciò di cui ci si vuole o deve sbarazzare, operare in cui “vi è un carattere irriducibile alla pura appropriazione così come la conosciamo, proprio grazie al soggetto scelto, che non poteva letteralmente essere notato che da Spranzi”.
In mostra vengono presentate 22 opere di formato 25×37 cm che l’artista ha selezionato fra una serie di materiali.
In occasione della mostra uscirà il libro d’artista “Vendesi/For sale”, a cura di Marco Zürcher, testo di Matteo Terzaghi che sarà presentato in galleria in data da stabilire.
Pierluigi Fresia espone il suo lavoro degli ultimi due anni dal titolo L’apprendimento della solitudine, con una decina di opere di grande formato in cui il testo è integrato all’immagine in “paesaggi molto suggestivi, evocativi, spesso ampi, dove lo sguardo spazia – nel duplice senso del termine – e osserva, con calma meditativa, cercando proprio le parole, quelle parole che ora noi leggiamo sull’opera, che stanno insieme all’immagine in modo singolare, che sembrano nate insieme”.
Elio Grazioli introduce la mostra con un testo che mette in evidenza le peculiarità dei due artisti che con dissonanze e consonanze, toni bassi e toni acuti, colore e monocromia, “sono originali e franchi quanto basta per apprezzarli al di là di ogni considerazione di opportunità nazionale o internazionale”.
galleriamartano.it
© Alessandra Spranzi
© Alessandra Spranzi
© Alessandra Spranzi
© Pierluigi Fresia
© Pierluigi Fresia
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