Salta improvvisamente l’accordo tra l’attuale presidente dell’Alessandria Calcio, Giorgio Veltroni, e quello che sembrava fino a ieri il nuovo acquirente, Alessandro Mongarli. Un fulmine a ciel sereno abbattutosi sulla società nelle ultime ore, quando tutto sembrava ormai concluso: dopo l’incontro in Toscana tra Veltroni e Mongarli avvenuto lunedì scorso, durante il quale era stato stilato il contratto preliminare, ieri l’annuncio di un mancato accordo tra le parti a seguito della riunione alla presenza del notaio Luciano Mariano e degli avvocati delle due parti. Il contratto preliminare avrebbe di fatto dovuto impegnare Mongarli a pagare, entro il 16 maggio, i 400mila euro in contanti della fideiussione alla Cassa di Risparmio di Alessandria, liberando definitivamente Veltroni dalla presidenza; cosa che però non è avvenuta. Inoltre, il candidato patron si sarebbe presentato con un assegno mentre il versamento avrebbe dovuto avvenire sotto forma di contanti. E come se non bastasse, andando in fumo l’accordo preliminare, è saltato anche il pagamento di stipendi e contributi ai tesserati del primo trimestre del 2011.
E’ stata dunque fissata una ennesima assemblea per il prossimo 13 giugno dovre si dovrebbe porre all’ordine del giorno l’aumento di capitale in società. L’odissea, perciò, continua, e per l’Alessandria Calcio si prevedono ulteriori turbolenze, a partire dalla penalizzazione di 2 punti nella prossima stagione per il mancato rispetto della scadenza del 16 maggio.