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Uno scatto d’orgoglio da parte dei rappresentanti delle istituzioni: rispondere ai cittadini.
Sono passati otto mesi dalla prima lettera aperta inviata a Sindaco di Alessandria e Presidente della provincia per chiedere un dialogo sul problema dei collegamenti ciclabili sicuri tra città e sobborghi.
Da allora, nonostante ripetuti solleciti, i rappresentanti delle istituzioni cui ci si è appellati, hanno latitato.
Nessuna risposta, nessun cenno; purtroppo questa è la prassi: non rispondere, far finta di nulla, aspettare che i cittadini si scoraggino, soprattutto se le problematiche sollevate sono di carattere generale e non si limitano al buco nell’asfalto all’incrocio X o alla cacca di cane sul marciapiede Y.
Normalmente questo è il comportamento che i politici assumono per quasi tutto il tempo in cui sono chiamati a rappresentare le istituzioni; quasi tutto perché, normalmente, dura fino a pochi mesi prima delle elezioni, l’unico momento in cui, periodicamente, i portatori di interessi collettivi, anche se considerati rompiscatole, vengono convocati, vezzeggiati, e illusi.
Eppure il problema posto dall’associazione FIAB di Alessandria è importante: implica conseguenze notevoli sul piano dei diritti, della salute, delle scelte energetiche, della qualità del futuro che riserviamo ai nostri figli.
E’ dimostrato che la bicicletta è il mezzo più efficiente, rapido, economico e salutare per gli spostamenti nel raggio di pochi chilometri in città; e per sempre più persone sta diventando anche il veicolo ideale per un turismo meno invasivo, più lento, e per questo più attento alle identità dei luoghi.
Ma uno dei limiti più pesanti alla sua diffusione nel nostro territorio è l’assenza totale di collegamenti ciclabili tra la città e i sobborghi.
Come associazione di utenti della strada e come singoli cittadini non desistiamo, perché crediamo in una battaglia che mette in gioco questioni importanti e chiede di risolvere problemi concreti; e ci sentiamo di continuare a chiedere ai rappresentanti delle istituzioni un segnale positivo, uno scatto d’orgoglio: Rispondere.
E continuiamo a mettere a disposizione le nostre energie e le nostre conoscenze, affinché il problema venga collocato tra le priorità della pianificazione territoriale, per far si che quanto prima i sobborghi di Spinetta, Castelceriolo, San Michele, Astuti, Valle San Bartolomeo, Cantalupo – solo per citare i casi più eclatanti – siano collegati decentemente con la città. E che anche gli altri comuni della provincia vengano coinvolti nella pianificazione di una “normale” rete ciclabile territoriale, tale da consentire a chi lo vuole di spostarsi con un minimo di sicurezza e per questo stesso motivo possibile volano allo sviluppo turistico dell’intera provincia.
Claudio Pasero
per gliamicidellebici – FIAB – FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA onlus