Per una volta faccio una cosa insolita e propongo un commento non mio. Alessia Gazzola ha scritto due romanzi, L’allieva lo scorso anno e Un segreto non è per sempre quest’anno. Io non li ho letti, sono davvero sommersa di cose che dovrei leggere, ma la mia collega Daniela lo ha fatto e si è divertita molto con entrambi, perciò lascio a lei la parola:
Finalmente un’autrice italiana che ironizza sui suoi personaggi e ne mette in risalto non solo i pregi, ma soprattutto le debolezze che tutti noi “comuni mortali” abbiamo! Basta con i protagonisti infallibili, sempre vincenti e che non sanno ridere di loro stessi! La trama, poi, è più articolata del primo romanzo e lascia intuire il miglioramento di un’autrice in divenire, brava!
Voto: 4 / 5
Queste invece sono le quarte di copertina. L’allieva:
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.
Un segreto non è per sempre:
“Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è trasformata in un’indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara, la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza, straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità.”
Sono gialli, ma scritti in modo brillante. Quello che conta per l’autrice non è impressionare con spruzzi di sangue e scene forti ma divertire il lettore, e con Daniela c’è riuscita senza ombra di dubbio. Giusto per inquadrare meglio le sue letture Dany ama Jeffery Deaver, che non ho mai letto, reputa Giorgio Faletti troppo simile allo stesso Deaver perché valga la pena di leggerlo, Glenn Cooper (di cui è appena uscito un nuovo romanzo, L’ultimo giorno) enormemente sopravvalutato, come me ama alla follia Il segreto del millennio di Katherine Neville, ed è rimasta più delusa di me dalla lettura del seguito, Il fuoco. In più, anche se non c’entra niente con i libri, abbiamo scoperto recentemente di essere entrambe tifose (lo siamo ancora, indipendentemente dal tempo passato) di una grandissima ginnasta romena della fine degli anni ’90, Daniela Silivas.
Questo è l’esercizio che me l’ha fatta scoprire, e amare fin dal primo istante:
10,00, ovviamente. La perfezione. Questa invece è la trave. Credo che ogni commento sia superfluo.