Alessio Visone Fall Winter 2014-15

Creato il 18 ottobre 2014 da Anna Pernice @Anna_Pernice
 “Sono stracci, se volete: ma io amo i miei stracci”. Questa  citazione di Molière, uno dei più grandi geni teatrali di tutti i tempi, è stata scelta da Alessio Visone come titolo della collezione autunno inverno 2014 2015. Una dichiarazione d’amore alla sua arte sartoriale, alla bellezza e alla sensualità di ogni donna, alla sua capacità di giocare con gli abiti e con la moda che le sue creazioni sanno sapientemente valorizzare. Un’ispirazione teatrale per una sfilata in cui la parte del protagonista è affidata agli abiti e alla loro capacità di attrarre e sedurre.


Anche per questa stagione la location è stata l'Atelier dello stilista in Via Dei Mille a Napoli, un luogo intimo e riservato per pochi sullo stile delle prime sfilate di Chanel,
La performance, replicata in 3 giornate diverse per dare l'opportunità a tutti di assisterla, ha mostrato in passerella mood diversi tra loro con accostamenti inediti ed intriganti. Tagli sartoriali ma essenziali, velluti, chiffon e paillettes, lunghezze al ginocchio o irregolari, pantaloni da smoking e camicie nude look, cappe a taglio di diamante e cappotti di cachemire, culotte di pizzo al ginocchio o dorate alla caviglia.  
Le linee minimali rivelano una attenta ricerca nel taglio sempre accuratamente sartoriale, i tessuti sono preziosi, gli abbinamenti sono insoliti e sorprendenti, gli accessori originali ed extraglam (tra camperos, cappelli da cow boy, sandali con tacco altissimo iperfemminili, guanti a tre quarti, megapochette e shopping bags,  orecchini di cristalli e piume, sciarpe extralarge e superchic).
Le lunghezze sfiorano il ginocchio o sono irregolari e si allungano soltanto dietro, a volte lasciano intravedere culotte di pizzo o scintillanti d’oro e d’argento.

La donna Visone anche per l'autunno inverno 2014/15 esibisce il suo lato androgino la sera abbinando ai pantaloni da smoking camicie nude look o gonne di lurex a giacche da uomo. Gli abiti servono per giocare, per sperimentare nuovi accoppiamenti e interpretare ruoli ed emozioni. Sotto i riflettori gran ritorno della pelle con shirt essenziali, morbidi abiti in camoscio, tubini e gilet, delle pellicce effetto scimmia in colori forti e del montone. Le gonne sono a vita alta, i pantaloni a gamba larga, le camicie di tulle o di chiffon dalle trasparenze ammiccanti sono spesso rifinite da grandi colli da collegiale o arricchite da rouche discrete,  creazioni da sera si accompagnano a cappotti di cachemire o a cappe geometriche esagonali double face.

In passerella sfila anche la chemise breton, maglia a righe orizzontali bianche e nere, divisa ufficiale della marina militare francese che si trasforma in capi diversi abbinati, in contrasto,  all’eleganza ieratica dell’avorio. Il total black è illuminato dai bagliori di ricami preziosi e scintillanti mentre bretelle dorate su magliette a righe reggono pantaloni bianchi di velluto.  I colori sono quelli naturali delle terre e del cuoio, dai gialli ocra intensi all’arancio, dal salvia al vert anglais alla palette dei rossi, dal fucsia eye-catching al melanzana, passando per il ciclamino e il bordeaux. E ancora il catwalk vede alternarsi blu cobalto, grigio, bianco, avorio, carne, tout noir e black and white e scintillii di oro e argento. I tessuti sono velluto liscio e mille righe, pelle, camoscio, crepe cady, laminati, plumette, paillettes e devoré di raso in velluto, matelassé e pizzo di tulle  ricamato in lana. In primo piano anche morbido tricot a trama grossa o sottile, maglieria oversize,  cardigan-dress che diventano vestiti con maniche di diversa lunghezza.
In equilibrio tra dimensioni in costante mutamento, la donna Visone alterna  dettagli da sophisticated lady ad accessori supertrendy con richiami  rock e country chic. E così si passa da lunghissime sciarpe con megarouche che sfiorano le caviglie e scollature spolverate da romantiche piume bianche ai camperos e ai cappelli da cow girl in panno o in raso, da evanescenti orecchini in cristallo a shopping bag e maxipochettte con impresso il titolo della collezione. Gli abiti scatenano fantasie e animano storie diverse… e così come l’attore interpreta il personaggio e gli dà forma, così il regista-couturier Visone interpreta l’anima delle donne e la veste, svelandone il lato più nascosto e seducente, unendo teatro e moda per un inverno … spettacolare. Meraviglioso anche l'abito da sposa per il gran finale!





























































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