ROMA – “Bene Così”, il nuovo cd di Alex Britti uscito l’11 giugno scorso, è un disco ”più rock dei precedenti”, come racconta all’Ansa il cantautore romano. ”Ho una band completamente nuova, più nervosa delle precedenti – spiega Britti, che il 25 luglio sarà a Roma, al Centrale Live del Foro Italico, in una delle tappe più importanti del suo tour – Il disco è più suonato e con meno fronzoli; dal vivo volevo un set che rispecchiasse questa essenzialità. E’ questo che intendo quando dico che Bene così è il mio disco più rock: mi riferisco al rock degli esordi, il rock di Dylan e di Crosby: meno accordi e più sentimento”.
La band sul palco ha una sezione melodica formata da Emiliano Pari e Claudio Storniolo alle tastiere, mentre la ritmica è affidata a Fabrizio Sciannameo al basso (unico musicista ad aver già suonato in tantissimi tour di Britti), Luca Trolli alla batteria e Daniele Leucci alle percussioni. Alle chitarre soltanto lui, Alex Britti, con il suo suono fortemente caratterizzato, che spesso trasforma lo strumento a corde in uno strumento ritmico. In scaletta hit di ieri e di oggi: da Baciami (e portami a ballare), il primo singolo tratto dall’album Bene così, in classifica nella top 20 da ormai tre mesi, alla title-track. Non mancano tutti i classici dell’artista romano, da Oggi sono io, reinterpretato dalla grande Mina, a 7000 caffè, Lo zingaro felice, Solo una volta.
Come in ogni concerto di Britti, la scaletta si apre con Gelido, forse il suo brano più blues, tratto dal primissimo album. Jazz è il momento del concerto nel quale lasciare spazio agli assoli della band, in una jam session che si trasforma a ogni esibizione. ”Mi piacerebbe molto tornare a lavorare con Mina – rivela -, in un disco solo chitarra e voce, con pezzi nuovi ma anche con qualche standard jazz, e canzoni di Modugno, Tenco e Nat King Cole”. Dall’album precedente ”sono passati quattro anni perchè una volta arrivati alla mia età è un ritmo abbastanza naturale. Non lo è farne uno l’anno”, racconta il musicista, classe 1968, che nel cd ha incluso anche Gli occhi dei bambini, inedito di Stefano Rosso, cantautore trasteverino doc scomparso cinque anni fa. Il suo è un album ricco di testi immediati, schietti, che raccontano la fatica di vivere ”in questo mondo di matti”, come canta in Baciami (e portami a ballare); ma anche ”le banali concretezze appese a un filo di malinconia”, come canta nella title-track: ”Bene così è nata d’istinto, l’ho scritta in un paio di giorni. Ne sono orgoglioso”, dice Alex, convinto che in Italia i media ”dovrebbero strizzare un po’ più l’occhio alla cultura. Una volta la Rai la finanziava e sosteneva. Oggi – conclude – contano solo i talent show”.