Alexander McQueen, Genius of a Generation

Nelle librerie dal 7 maggio il primo di una lunga serie di libri su Alexander McQueen, genio rivoluzionario della moda
The first of what will undoubtedly be many books on the fashion revolutionary, Alexander McQueen, will go on sale on May 7th.
Il 7 maggio arriva nelle librerie il primo di quella che sarà sicuramente una lunga serie di libri dedicati ad Alexander McQueen, il genio britannico della moda, scomparso all'età di quarant'anni a febbraio di quest'anno. Intitolato Alexander McQueen, Genius of a Generation, il volume di 128 pagine ripercorre la vita di Lee McQueen da quando, bambino, disegnava sulle pareti della casa dei genitori nell'East End londinese, fino all'ultima favolosa (ma incompiuta) collezione autunno-inverno 2010-2011, presentata durante la settimana della moda parigina.
Più di 120 immagini catturano la teatralità e i concept provocatori delle sue sfilate, da quella del debutto fino alla fantasia hi-tech e cibernetica dell'Atlantide di Platone per la sfilata primavera-estate 2010, vista in diretta streaming da milioni di persone in tutto il mondo. In tali fotografie è possibile rendersi conto di come la visione di McQueen andasse al di là del mero prêt-à-porter e cercasse di definire la moda attraverso processi mentali complessi, gli apporti della scienza e della tecnologia informatica, gli effetti speciali e i set elaborati, vere e proprie installazioni d'arte contemporanea progettate per dare risalto ad alcuni degli abiti più bizzarramente meravigliosi, geniali e strabilianti che si siano mai visti su una passerella.
Il libro, scritto da Kristin Knox, giornalista e blogger di successo (www.theclotheswhisperer.co.uk), e pubblicato da A&C Black, è un tributo all'indiscutibile talento di Lee Alexander McQueen. Dopo aver lavorato con i famosi sarti di Savile Row Anderson & Sheppard e Gieves & Hawkes e, successivamente, con i costumisti teatrali Angels & Bermansas e con gli stilisti Koji Tatsuno e Romeo Gigli, Lee approdò alla Central Saint Martins.
Dopo una serie di sfilate esplosive alla settimana della moda londinese, inclusa la sfilata "Highland Rape", e il lancio dei famosi pantaloni "bumsters", McQueen catturò l'attenzione di Parigi. A soli 27 anni prese il posto di John Galliano da Givenchy. Una convivenza non facile, quella tra l'estroso stilista e i valori radicati di un marchio che aveva avuto Audrey Hepburn come propria musa. Sorprendentemente il sodalizio durò cinque anni, prima che McQueen lasciasse il suo incarico presso la maison controllata da LVMH e vendesse il 51% del marchio che portava il suo nome al Gucci Group.
Il seguito è storia nota, incluso, purtroppo, il suicidio a soli 40 anni. Una morte che ha lasciato tanti nel dolore e nel rimpianto per una giovane vita conclusasi così tristemente e per non avere il piacere e l'onore di vedere le magnifiche creazioni che McQueen avrebbe ancora potuto regalarci...