Cari Amici, da quando ho iniziato con la protesta, ho voluto mostrare due forme di pressione, quella più forte di un conto alla rovescia rappresentato dal digiuno e quella formale del presidio di fronte alle istituzioni.
Le istituzioni hanno mostrato un segno di interessamento nella promessa della firma alla mozione. Quindi ho eliminato la protesta formale, che però è anche quella meno incisiva. Il conto alla rovescia continua, perchè lo sciopero della fame lo porto avanti. Non ho bisogno che qualcuno mi fotografi con la bottiglietta d'acqua e basta per convincere chi mi conosce del fatto che non mi abbuffo a casa. Innanzitutto se ricominciassi a mangiare così potrei anche morire, dopo quasi un mese di digiuno, ma soprattutto mancherei di correttezza verso me stessa, prima che verso chi ripone in questa battaglia il suo credo. Penso inoltre che il mio fisico dimostri ampiamente la mia verità... Inoltre, siccome non mi piace fare teatro, adesso che rischio di sentirmi male ogni due per tre, preferisco stare a casa. Aspetto ancora che l'Assicurazione si smuova e inoltri al mio avvocato la sua offerta. Poi, a conclusione della vicenda, mi ci vorrà circa un mesetto per ricominciare a mangiare normalmente, se il mio fisico dovesse reagire bene. Quando sarò pronta potremo organizzare una bella cena tutti insieme pere approfittare dell'occasione per presentare a tutti la nuova associazione per le vittime di calamità naturali. A prestissimo amici... Non smettete di dialogare e di credere, di vivificare ogni giorno la speranza in un futuro prossimo migliore. Aiutiamo il nostro Paese a venirne fuori, iniziando da noi. Un abbraccio a tutti.
Confesso che sono preoccupato per la sua salute .
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