Questo è l’ottocentesimo post del lago dei Misteri. Ed è dedicato a tutti gli amici che in questi ormai anni, hanno seguito con affetto le vicende in esso raccontate, preoccupandosi per le pause e fornendo contributi, commenti, consigli molto utili. Vi ringrazio davvero di cuore per la vostra presenza. Vi penso tutti e in particolare coloro che (lo so da messaggi privati che mi sono giunti) in questo momento affrontano situazioni difficili e dolorose.
Ottocento è anche un numero interessante. Nel sistema di numerazione greco il simbolo che lo rappresenta è l’ultimo dell’alfabeto, l’Omega, come l’inizio è rappresentato da Alfa. È per questo che il Cristo afferma “io sono l’Alfa e l’Omega”, che equivale a dire io sono l’inizio e la fine.
Ora, avendo scelto tempo addietro lo pseudonimo di "Alfa" cosa devo pensare di questo post "Omega" che simboleggia la fine? E d’altro canto non è forse vero che la fine di una storia costituisce l’inizio di un’altra? Dopo 800 non c'è forse un 801? Dopo il “e vissero felici e contenti” delle fiabe, non c'è forse proprio il “vissero felici e contenti”?
Questi interrogativi misteriosi trovano una prima provvisoria risposta in una curiosissima coincidenza. Il numero otto è legato al mistero del labirinto. E siccome le cose accadono per caso, ma non è un caso che accadano come accadono, di cosa parlerà la Pillola di Mistero che ho scritto per Siamo in Onda e che sarà trasmessa questa sera? Proprio del labirinto!
E in un labirinto strano si trova effettivamente il lago dei misteri in questo momento. Con enormi difficoltà, vi confesso, riesco a portarlo ancora avanti, rubando i minuti al sonno, essendo ormai le ore del giorno affollate da altri pensieri. Non si tratta di una situazione che possa durare in eterno, naturalmente. Ma spiritualmente mi trovo dentro un labirinto di cui è difficile trovare l’uscita.
Scrutando le acque calme e silenziose del lago dei misteri ho intravisto un’idea galleggiare pigramente sotto la superficie trasparente. Tuttavia per ora è presto parlarne. Sono certo però che nei prossimi cento post, se mi riuscirà di scriverli, troverete, tra le altre cose, alcune novità che potrebbero cambiare per sempre questo blog.
L’immagine in apertura è di Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972), uno dei miei artisti preferiti.