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«Se guardo alla storia e al DNA dell’Alfa Romeo – e le sue potenzialità sono legate al suo DNA – sono portato a pensare che nel passato le nostre ambizioni sono state sottodimensionate». Affermazioni che suscitano entusiasmo quelle dichiarate dall’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, intervistato dal Financial Times: parole di ottimismo. Buoni propositi per l’industria nostrana quindi, con la ferma decisione di Marchionne di mantenere in loco la produzione del Biscione all’insegna del Made in Italy.
È possibile che un giorno l’Alfa Romeo venga prodotta all’estero:«È possibile [...], ma con un altro Amministratore delegato [...], non con me». Questa la netta posizione del capo gruppo di Fiat che sostiene come sia importante l’italianità della produzione dell’Alfa Romeo ma anche della Maserati.
Importanti novità riguarderebbero poi lo stabilimento torinese di Mirafiori. Qui – con tutta probabilità – verranno prodotte vetture ad alte prestazioni, definite “premium”. A fronte di ciò Marchionne richiamerà all’impianto tutto il personale (circa 5 mila persone). Se il piano sull’Alfa Romeo verrà messo in atto in tempi brevi, per l’economia del Paese potrebbero aprirsi nuovi, importanti, orizzonti.