Saranno otto i nuovi modelli di Alfa Romeo che usciranno nelle concessionarie dalla fine del prossimo anno fino al termine del 2018. Fiat Chrysler Automobiles investirà complessivamente 5 miliardi di euro per rilanciare con forza e decisione il Biscione.
Sul proprio listino, Alfa Romeo, attualmente ha solo tre modelli: la Giulietta, la Mi.To. e la 4C, acquistabili anche con pagamenti rateali o attraverso un leasing. Per saperne di più è sufficiente recarsi sul sito web del Biscione e attivare le apposite funzioni come, ad esempio, calcolo rata leasing. E mentre queste tre vetture presiedono il mercato, ormai da qualche anno, 200 ingegneri, capeggiati da capi progettisti cresciuti in Ferrari, stanno progettando le Alfa del futuro. L’obiettivo è alto: passare dalle 75mila unità vendute nel 2013 a 400mila nel 2018.
Il primo nuovo modello a vedere la luce dovrebbe essere la Giulia, una berlina del segmento D ideata per contrastare lo strapotere di BMW e Audi in quest’area. La Giulia arriverà nelle concessionarie entro la fine del 2015 e l’anno successivo sarà presentata anche la variante station wagon. Quindi in rapida successione usciranno l’erede della Giulietta, su cui vige il più stretto riserbo, un’ammiraglia dalle dimensioni generose e dal motore graffiante che prenderà ispirazione dalla Maserati Ghibli, vettura ambitissima, e una coupé. Tutti questi modelli disporranno anche di una versione Quadrifoglio Verde destinata a confrontarsi con quelle più sportive dei marchi Premium: la S e la Rs di casa Audi, la M della Bmw e l’Amg della Mercedes.
Previsti per il 2018 due SUV: uno di taglia media, l’altro di grandi dimensioni, sempre per togliere fette di mercato ai brand tedeschi.
Non avrà futuro la Mi.To. e ciò sta a significare che il Biscione si concentrerà solo sulla fascia Premium e non ci sarà spazio neanche per una cabrio, come ventilato nei mesi passati. L’accordo con Madza per realizzare una nuova versione della celeberrima Spider pare essere definitivamente saltato. Sulla scia degli eccellenti dati di vendita, infine, non è da escludere un aumento della produzione della 4C che sta riscuotendo un grande successo in ogni continente.