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ALFABETO NAPOLETANO (5) - Frijere 'o pesce cull'acqua “Friggere il pesce coll'acqua” (trad. Tentare di realizzare un obiettivo senza predisporre i mezzi idonei)
La locuzione, a cui dedico la puntata odierna del mio specialissimo Alfabeto Napoletano, è usata molto spesso nella pratica quotidiana. Infatti, viene usata per indicare situazioni di così marcata indigenza in cui, non potendosi permettere l’uso dell’olio per friggere il pesce, ci si accontenta di utilizzare impropriamente l’acqua per compiere l’operazione, con risultati evidentemente miseri, non essendo chiaramente l’acqua l’elemento adatto per ottenere una frittura.
È ovvio che, per traslato, la locuzione sta a stigmatizzare qualsiasi situazione in cui predomini l’indigenza, ma si voglia ancora inopinatamente ostentare, senza averne le possibilità, una grandeure solo apparente, ma priva di ogni oggettiva realtà.
In questo nostro strampalato Paese – e soprattutto in questa nostra disgraziata Regione – sono numerosissimi gli esempi di tale inopinata tendenza ad avventurarsi in imprese complesse (talvolta ai limiti dell’impossibile) senza previa verifica di essere in possesso della indispensabile dotazione di risorse economiche.
Quante volte, infatti, ci è capitato di assistere esterrefatti ad episodi in cui, da parte di amministratori pubblici o capitani d’azienda, ci si imbarca in imprese difficili salvo scoprire che le risorse economiche dovevano essere fornite da altri soggetti che, spesso, non ne hanno la benché minima contezza.
Accade, cioè, che enti sovraordinati demandino ad altri enti, loro subordinati, l’organizzazione di una “frittura” di alto interesse generale, con tanto pesce di pregio da cucinare e con una folta platea di commensali affamati e da sfamare nobilmente, che attendono fiduciosi una saporitissima frittura, dorata e di gran classe.
Ora, vien da dire, a chi si trova all’apice della catena di comando, che se non vuole l’aperta ribellione dei tanti commensali, che attendono fiduciosi che il pesce venga fritto - così come è d’uopo - con olio e non con acqua, occorre impegnarsi per rifornire di ulteriori e bastevoli quantitativi di olio per frittura.
Certo, considerando i tempi difficili e le ristrettezze generali, non sarà facile riaccorsare la cucina di olio extra vergine d’oliva, così come accadeva in un passato non tanto lontano. Magari i cuochi saranno costretti a ripiegare su un più abbordabile olio di sansa, che è altro non è che il residuo solido che rimane dopo l'estrazione dell'olio. Come le vecchie massaie sanno, dalle sanse è possibile estrarre ancora modeste quantità di olio. Alla fine, certo, si ottiene un olio che non è assolutamente paragonabile per qualità organolettiche a quello extra vergine, ma si tratta pur sempre di olio derivante dalle olive. Ovviamente, come ciascuno di noi sa per esperienza personale, la frittura fatta con olio di sansa risulta più facilmente indigesta, ma nessuno ne è mai morto. Ma, come ci insegnano i grandi gourmet, la cucina è fatta innanzitutto di ingredienti. La loro qualità è elemento essenziale per ottenere cibi sani ma anche gradevoli al palato.
Uscendo fuor di metafora, è innegabile che predisporre un servizio ai cittadini comporta un impegno, da parte di chi prende le decisioni politiche, di creare le pre condizioni essenziali attraverso le quali, chi deve materialmente organizzarle, sia messo in grado di portare a termine il compito affidatogli, senza doversi inventare soluzioni artificiali ed insostenibili.
Pare, invece, che il “proprietario” reale del ristorante voglia costringere i cuochi a “frijere o’ pesce cull’acqua”. Allo stesso tempo, però, si vorrebbe continuare ad avere una clientela soddisfatta del servizio reso. Ma pare ovvio, a chiunque abbia un minimo senso della realtà, che se il risultato finale sarà – come è scontato – deludente, la colpa non potrà mai essere ascritta al cuoco che sarà stato costretto dal “proprietario” a preparare un modesto pesce azzurro lesso, degno della peggiore mensa aziendale e non di certo di un ristorante da Guida Michelin.
Ciro Pastore Il Signore degli Agnelli LEGGIMI ANCHE SU http://golf-gentlemenonlyladiesforbidden.blogspot.it/
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