TARQUINIA, ITALIA - Con notevole ritardo ricordiamo la scomparsa di Alfredo Bini, audace produttore cinematografico, paladino della libertà d'espressione e nemico della censura e del bigottismo. E' grazie alla sua fermezza (e ai suoi soldi) che abbiamo la possibilità di vedere film come Il bell'Antonio, tutte le opere di Pasolini da
Accattone a La Ricotta, il
Satyricon di Polidoro, Lancillotto e Ginevra e tanti altri.
Avesse prodotto fiction revisioniste su papi e santi, come
qualcuno, avrebbe passato
la vecchiezza nella ricchezza, invece d'esser costretto a beneficiare della
legge Bacchelli.
Ci lascia a un anno esatto dalla scomparsa della moglie, l'attrice
Rosanna Schiaffino.
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