Riparte il servizio del “Sostegno Psicologico” a disposizione per il Club delle Mamme Marchigiane.
Il dott. Francesco Matteo Zamponi, psicologo, dispone di un suo spazio on line, all’interno del sito, per dare supporto e consulenze alle mamme e ai papà (o futuri tali) che seguono il Club delle Mamme e che vorranno rivolgersi a lui.
Clicca QUI per accedere alla pagina
oppure scrivi una mail a [email protected]
Il dott. Zamponi è autore del seguente articolo:
**************
Ali e radici
I genitori possono dare ai figli soltanto due cose: le ali e le radici (antico proverbio del Quebec).
Nel mio sito, ho voluto riportare questa frase, molto bella ed estremamente simbolica, perché con poche parole riassume tutto quanto il difficile lavoro dei genitori. Sembra apparentemente facile il lavoro di mamma e papà ed invece, ve lo posso assicurare, è molto duro. Tanti dicono che genitori si nasce. Con questa affermazione sono parzialmente d’accordo in quanto si nasce un po’ tutto: ingegnere, medico, muratore, venditore, manager… ma non tutti però possono o vogliono fare l’uno o l’altro. Ognuno di noi ha delle predisposizioni innate (scritte nel DNA) per cui potremmo scegliere o uno o un altro mestiere. Ma quello dei genitori, il dono di procreare, è insito nella nostra genetica, perché la natura ci ha dato questa possibilità.
Non sempre però, oltre a quella biologica, rispecchia quella psichica. Nel senso che i genitori devono imparare a fare questo mestiere, che come ripeto, dal punto di vista “pratico” non è in dotazione. Qualcuno a volte mi dice: “ma una volta che non c’erano tutte queste conoscenze, (si riferiva ai tanti mensili che parlano di mamme e bambini) come si faceva? Come affrontavano problematiche di gestione, come i capricci, i nostri nonni?”. La risposta non è semplice, perché ogni epoca ha in sé una cultura e quella determina il modo di comportarsi anche all’interno delle mura familiari. Come diceva Kernberg il carattere dell’individuo è dato dal temperamento (genetico) e dall’ambiente; e nell’ambiente rientra anche la cultura del momento.
Tanti anni fa, parlo dei primi del ’900, gestire un capriccio voleva dire dare due sberle al bambino e metterlo in punizione; oggi vuol dire, (non per tutti purtroppo!) cercare
di far ragionare il bambino parlandogli e facendolo riflettere, dando comunque sempre una regola (es. quando si cammina sulla strada si da la mano al genitore). Le regole devono procedere dall’alto verso il basso: dall’adulto, autorevole e non autoritario, al bambino. Queste sono le radici, dove ancorare forte il terreno; eh si, sono proprie le regole, le tradizioni, il tra-mandare.
Le ali sono la speranza, la capacità di “saper volare tra le nuvole” il futuro, la fiducia che ogni bambino ha già in sé che troppe volte noi adulti, recidiamo.
************