Magazine Tecnologia

Alienware Area 51 - Recensione

Creato il 21 gennaio 2015 da Intrattenimento

Abbiamo passato le ultime settimane in compagnia dell'Alienware Area 51, una soluzione desktop top di gamma con la componentistica più recente

Quello di assemblarsi la propria macchina da gioco e un piacere riservato solamente ai pcisti. Mille configurazioni da confrontare per trovare i pezzi migliori che soddisfino le nostre esigenze, altrettanti sbattimenti per sondare i vari shop online e approfittare dei prezzi migliori e quell'incontenibile gioia che sgorga genuina dal cuore quando il corriere suona al campanello per lasciarci davanti a casa scatoloni e pacchettini con tutto il necessario per dare forma al compagno di giochi che ci accompagnerà nei prossimi anni a venire. Oltre alla personalizzazione della componentistica c'è anche il fattore prezzo a giocare a favore dell'assemblaggio fai da te, sempre meno costoso rispetto a un PC comprato nelle grandi catene di elettronica che spesso presentano caratteristiche insolite e talvolta ridondanti. Ci sono però produttori che con i videogiochi ci bazzicano quotidianamente e che nel loro catalogo vantano soluzioni desktop di ultima generazione che semplicemente infilando la spina di alimentazione nella presa di corrente garantiscono prestazioni sublimi senza doversi preoccupare di nulla. Non parliamo di produttori da centri commerciali, ma di aziende leader nel settore che prediligono l'online come unico canale di vendita. Alienware è una di queste, una sussidiaria di Dell dedita al segmento del mercato PC per videogiocatori, già famosa soprattutto per i suoi portatili mostruosi - nelle prestazioni, ma anche nelle dimensioni e nel peso - che ha recentemente lanciato il suo ultimo fisso da gioco denominato Area 51. Un PC potente, atipico nelle linee e con prezzi talvolta esagerati.

twittalo! Con l'Area 51, Alienware racchiude in un case tutto il meglio dell'hardware odierno

Design unico

La prima cosa che colpisce dell'Area 51 è senza ombra di dubbio il design del case.

Alienware Area 51
La particolare forma piramidale, la colorazione grigia opaca, i led laterali e la mascherina nera lucida frontale lo rendono un PC desktop dal design decisamente ricercato e particolare. Gli ingegneri Alienware hanno studiato tali linee nei minimi dettagli per permettere in primis un flusso d'aria costante e diretto alle componentistica più sensibile, garantendo a GPU e processore la giusta esposizione alle ventole per mantenerli fresche ed evitarne il surriscaldamento. Nella parte anteriore, altre al tasto di accensione che richiama il logo dell'azienda, trovano posto uno slot per il lettore Blu-ray, due porte USB 3.0, un lettore di schede SD e due jack da 3,5 mm per cuffia e microfono nel caso si necessitasse di una connessione al volo senza dover andare a trafficare con il pannello posteriore, il tutto ricoperto da una griglia nera lucida che permette di intravedere le ventole che lavorano incessantemente per mantenere le giuste temperature all'interno dal case. La forma piramidale rende comunque facilmente accessibile anche l'interfaccia I/O sul retro che mette a disposizione quattro porte UBS 2.0 e quattro USB 3.0, l'ingresso ethernet, i soliti jack vari e una porta audio ottica, il tutto comodamente illuminato da due piccoli LED da accendere a piacimento con un piccolo interruttore, per avere una completa visibilità anche al buio. Un'altra imponente ventola campeggia di fianco alle varie porte, mentre nella parte inferiore è posizionato l'alimentatore che eroga potenza a tutta la macchina. Sotto il cofano dell'Area 51 si celano le soluzioni più recenti offerte dai maggiori produttori, incominciando dal processori Intel Core i7 di quarta generazione lanciati sul mercato solo qualche mese addietro e che di fatto hanno dato il là alla nuova generazione di PC gaming. Con l'esordio del chip set X99, la novità più interessante è stata senza dubbio l'adozione delle nuove memorie DDR4 che possono lavorare in quad-channel e che dopo ben sette anni hanno mandato in pensione le vecchie DDR3. Ovviamente, essendo tutte nuove tecnologie costano parecchio, ma Alienware non è solita farsi problemi legati al prezzo dei suoi prodotti e così fanno anche i suoi acquirenti. Incastonare in un case i nuovissimi processori e RAM DDR4 su una scheda madre dotata di chipset X99 permette di reggere lo scorrere degli anni in tutta tranquillità, soprattutto se coadiuvate da schede grafiche top di gamma come quelle disponibili in fase di configurazione.

A tutta potenza

Sul sito Alienware è infatti possibile personalizzare il proprio PC scegliendo tra un'ampia gamma di componenti più o meno costosi da inserire nel pacchetto, con i prezzi che ovviamente lievitano o si sgonfiano di conseguenza.

Alienware Area 51
Lettori Blu-ray e sistema di raffreddamento a liquido sono compresi in tutti i modelli, mentre GPU e processore sono gli elementi che pesano maggiormente sul prezzo finale. Giocando un pochino nello shop Alienware, la configurazione più economica che abbiamo creato si attestava intorno ai 1600€, con processore Intel Core i7-5820K, 8 GB di RAM, scheda grafica AMD Radeon R9 270, hard disk da 2 TB e alimentatore da 850W. Spremendo al massimo il portafoglio, invece, si arriva addirittura a superare i 5000 euro con un PC comprensivo di: processore Intel Core i7-5960X, 32 GB di RAM, SLI con doppia NVIDIA Titan Z, hard disk da 4TB e SSD da 512GB con alimentatore da 1500W. Grazie alle sei porte SATA disponibili è poi possibile aggiungere altri tre hard disk ed estendere ulteriormente la capacità di immagazzinamento dei dati. Insomma non si scherza con l'Area 51, ma è soprattutto sotto il profilo delle GPU che la scelta si fa quantomai interessante. Tra la Radeon R9 270 e la Titan Z infatti passa un vasto range di configurazioni da far gola ad ogni videogiocatore. Sul fronte AMD si va ad aggiungere la Radeon R9 290X curiosamente disponibile, almeno per l'Italia, solamente nella configurazione multischeda con 3 GPU in CrossFire. In tal senso abbiamo storto il naso per l'assenza della Radeon R9 295X2, un'alternativa decisamente interessante che avrebbe meritato di essere presa in considerazione. È NVIDIA a dominare sotto il profilo dell'offerta, con differenti configurazioni che vanno dalla singola scheda allo SLI, pescando a piene mani dalle ultima due serie del colosso di Santa Clara. Oltre alla già citata Titan Z, GTX 770, 780, 970 e 980 vanno a comporre un pacchetto variegato nei prezzi e nelle prestazioni, con le GeForce dell'ultima generazione decisamente più consigliate in una configurazione multischeda rispetto alla controparte AMD, se non altro per via dei minori consumi portati dall'adozione della nuova architettura Maxwell.
Alienware Area 51

Dissezione di un Alieno

I 1500 W dell'alimentatore del modello che ci è arrivato in redazione sono serviti per soddisfare le esigenze delle tre assetate Radeon R9 290X in configurazione CrossFire e dal processore Intel Core i7 5930K di quarta generazione che insieme mettono in campo una potenza di calcolo sorprendente.

Alienware Area 51
16 GB di memoria RAM DDR4, un SSD da 256 GB e un hard disk da 4 TB completano una dotazione super, tanto nelle prestazioni quanto nel prezzo in tutto racchiuso in un bestione dal peso di ben 26,8 chilogrammi. Sul lato software, il computer arriva provvisto di sistema operativo Windows, 8.1 e del pacchetto software proprietario Alien Command Center, fondamentale in fase di personalizzazione. Navigando tra i menu si ha accesso al pannello di gestione dei led scegliendo tra 20 colorazioni differenti, ma anche e tutte le funzioni più strettamente legate all'overclocking, con applicazioni dedicate al monitoraggio delle temperature e delle frequenze di CPU e DRAM, e la possibilità di intervenire direttamente su quest'ultime per spingere il sistema verso soglie più estreme. Sotto il profilo delle prestazioni non abbiamo nulla da dire: CPU e scheda video si comportano alla grande con tutti i titoli presenti sul mercato se giocati in FullHD, permettendo di andare ad occhi chiusi sui preset più elevati senza paura sul fronte del frame rate. Con questi componenti si può arrivare tranquillamente al 4K con risultati più o meno convincenti a seconda dell'ottimizzazione e della pesantezza dei motori grafici dei singoli titoli. Alienware ha parlato addirittura di 12K come risoluzione massima supportata, ottenuta accostando in assetto orizzontala tre schemi in 4K per una visione panoramica che conte un totale di 11.520 x 2.160 pixel. In tal senso ci vediamo costretti a rimanere con il seme del dubbio visto che non abbiamo avuto materialmente disponibili tali monitor per testarne le effettive capacità. Certo è che se ci si può permettere un assemblato del genere è doveroso pensare di utilizzarlo con monitor che si sono lasciati alle spalle il Full HD senza troppi patemi, puntando almeno su alternativa a 1440p. Tuttavia per godersi in tranquillità quest'ultima soluzione è sufficiente un sistema con una singola GPU scelta tra quelle commercializzate più di recente, pertanto ci viene spontaneo chiederci quanto effettivamente oggi come oggi abbiano senso spendere svariate migliaia di euro per un PC armato di cotanto ben di Dio quando comunque le produzioni videoludiche sono tutt'ora ancorate a degli standard lontani da tali requisiti. Ora come ora puntare al 12K con questi prezzi ci sembra francamente eccessivo, pur sottolineando una volta di più la bontà del lavoro svolto da Alienware nel proporre un assemblato indirizzato ai videogiocatori con una componentistica scelta tra l'élite di quello che il panorama hardware ha attualmente da offrire e forte di un design unico, ricercato e accattivante.

Pro

  • Esteticamente molto bello
  • Componenti di ultima generazione
  • Buone possibilità di personalizzazione

Contro

  • Prezzo eccessivo
  • Pesante come un macigno
  • Manca le Radeon R9 295X2 tra le configurazioni

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :