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Alimentazione: Diete sbagliate

Creato il 01 dicembre 2012 da Studentepercaso @studentepercaso

Il sottoscritto è assolutamente contrario alle “diete dimagranti”, altro caso sono le diete per specifico obiettivo come prendere massa, definizione, pre gara etc ma questo riguarda atleti con una composizione corporea perfetta e che sanno bene cosa devono fare (se fanno anche loro la dimagrante non hanno capito un cazzo).
(Dieta in questo post verrà considerato come periodo limitato nel tempo in cui si varia alimentazione)
Il concetto di dieta è sbagliato intrinsecamente!
Se ingrassi significa solamente che sei tu che mangi male e devi cambiare abitudini! Se tutte le volte che guardi la tv mangi dolci io due domande me le farei… se sei sempre stato sportivo e hai mangiato come una vacca e poi interrompi, non puoi scofanarti la stessa quantità di cibo di prima, devi cambiare proprio abitudini!
E poi finita la dieta che fai? Mangi come prima e poi dovrai fare altri 2 mesi di dieta? No, spiegatemelo.
Eliminata e messo in chiaro questa cosa, procederei con il farvi capire dov’è l’errore nella concezione comune di dieta dovuta alla totale ignoranza del funzionamento organico del corpo.
Il nostro corpo ha una cosa strana ed incredibile che si chiama “metabolismo (dal greco μεταβολή = cambiamento) è il complesso delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono in un organismo o in una sua parte. Molte di queste trasformazioni della materia sono reversibili e sono legate a variazioni della condizione energetica.” È formato da tre processi cellulari che per ora non ci interessano, la cosa che dobbiamo capire è che il metabolismo indica quanto consumiamo (il modo di consumare è molto importante! Lo vedremo dopo).
Il metabolismo è la somma di 3 metabolismi: Basale (60-75%), Fisico (15-30%), Termogenico da cibo (10-15%):
Alimentazione: Diete sbagliate-Metabolismo Termogenico da alimenti dipende fondamentalmente dalle proprietà del cibo che viene assunto, rendiamoci conto che su una dieta normale di 2000kcal questo metabolismo ha un impatto di massimo 300kcal.
-Metabolismo da attività fisica dipende dal tipo di attività svolta durante la giornata e alcuni fattori: Intensità, Durata, Tipo di attività, Massa corporea.
-Metabolismo basale dipende dalle funzioni organiche del corpo e dal mantenimento della massa magra.
Tutti e tre hanno una dipendenza con la massa magra! E’ il muscolo che consuma maggiormente!
Adesso vi svelo un segreto!
Tanto tempo fa, quando ancora non avevamo i computer, non c’era l’elettricità e parlavamo con i gesti non esisteva neanche il frigorifero (ma va là!). L’uomo andava a caccia e non sapeva quando avrebbe potuto mangiare nuovamente. Il corpo come per tutti gli animali è capace di adattarsi e di gestire in modo “autonomo” il dispendio energetico. L’orso, ad esempio, quanto è in letargo abbassa il proprio metabolismo del 75% proprio per non morire, data l’assenza di introduzione di cibo.
In parole semplici: il corpo non sa che potete mangiare quando vi pare e si adatterà in modo da sopravvivere!
La diminuzione di cibo introdotto provoca gravissimi squilibri che portano il corpo a doversi “riassestare”. E come lo fa?
Distrugge i muscoli! E già, proprio questo è il problema delle diete!
In tempi recenti, la termogenesi adattativa è stata definitivamente riconosciuta come sistema di controllo nella regolazione del peso corporeo dei mammiferi, in base a numerosi studi sperimentali sulla denutrizione e sulla rialimentazione e sovralimentazione, in cui si è capito che questo processo ha un importante ruolo come mediatore dello squilibrio energetico. Durante un regime alimentare ipocalorico, la perdita di peso ponderale è in buona parte da attribuire alla perdita di massa magra (rappresentata in gran parte dal muscolo scheletrico), e lo stallo raggiunto ad un certo livello di tale strategia dietetica è dato proprio dalla riduzione di questa componente. Effettivamente il muscolo scheletrico gioca un importante ruolo nella perdita del grasso corporeo per le sue caratteristiche di tessuto metabolicamente attivo, con spiccate proprietà sullo smaltimento del grasso corporeo e sull'aumento del metabolismo basale (MB). La perdita di massa magra dunque impone una proporzionale riduzione del metabolismo basale e una meno efficiente riduzione dei livelli adiposi. Il muscolo infatti è un apparato che consente, ad esempio, di migliorare la sensibilità insulinica e la tolleranza ai carboidrati, di esaltare l'impiego di lipidi a scopo energetico, e i processi termogenici e di dimagrimento (lipolisi). L'apparato muscolare volontario in stato di riposo è uno degli apparati che consumano più energia[2], traendone in gran parte dagli acidi grassi, dunque una sua atrofia (riduzione della massa) crea una proporzionale e notevole riduzione dell'impiego di lipidi a scopo energetico, anche solo in condizioni basali[3]. In altri termini il consumo energetico ha riposo (a carico dei grassi) è largamente condizionato dallo sviluppo della massa muscolare[2]. In realtà, oltre a questo meccanismo diretto di riduzione del MB dovuto alla perdita di massa magra, viene implicata anche la termogenesi adattativa: nello stato di restrizione energetica tipico delle diete ipocaloriche, l'organismo si adatta riducendo i processi termogenici (la produzione di calore), riducendo o inibendo il surplus del dispendio energetico da questi rappresentato che favorirebbe la perdita di grasso corporeo, e imponendo uno stallo a livello metabolico con il blocco della perdita di peso. Ancora una volta, questa riduzione dei processi termogenici è da attribuire in parte al muscolo scheletrico, che oltre a subire un'atrofia, inibisce parte di questi meccanismi per poter ridurre il dispendio energetico e la dispersione di calore a favore del deposito energetico a carico del tessuto adiposo. Bisogna tenere conto che il muscolo è responsabile di circa il 50% della termogenesi adattativa[4]. Questo meccanismo, dipendente dal livello di riserve di grasso (per tale motivo, adiposo-specifico), rimane soppresso fino a quando queste stesse riserve non sono state recuperate al 100% durante la fase di rialimentazione. Solo dopo questo periodo sarà possibile ricostituire il muscolo scheletrico e riattivare completamente i processi termogenici, quindi la dispersione di calore, l'aumento del metabolismo basale, e la combustione di grasso.
Capito sì? Ridurre il cibo ingerito è il primo grande errore!
Il metabolismo è legato alla quantità di massa magra (=muscolo) ed è fondamentale che resti integra! Il corpo durante una "carestia" di cibo decide di eliminare le cose inutili come i muscoli, anzi siccome è saggio, li brucia (catabolismo, lo riprenderemo) per ricavarne energia facile e ridurre il dispendio energetico, in più decide di accumolare quello che riceve sottoforma di grasso perché non crea dispersioni di energia e non necessita di grande quantità di energia per essere accumolato (anabolismo, anche questo lo riprenderemo).
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