Ho sentito una notizia in radio questa mattina che mi ha fatto riflettere.
La riporto brevemente: non si dovrebbe guardare la televisione mentre si è a tavola perché farebbe ingrassare, in quanto la distrazione porterebbe a mangiare più del necessario. Questo vale per adulti e bambini.
La prima considerazione che voglio fare è questa: per i bambini non è una questione di mangiare più o meno del dovuto, ma che non diventano consapevoli di quello che stanno mangiando (e questo potrebbe rispecchiarsi anche in tanti adulti).
Alcuni bambini mangiano automaticamente, senza guardare cosa stanno facendo e soprattutto cosa stanno mangiando, mi è capitato di vedere bambini che non volevano mangiare verdura sostenendo di non averla mai mangiata, quando la mamma confermava che al bambino piacevano tutte. Beh certo, se non sa cosa sta mettendo in bocca, ti dice che gli piace, ma non è giusto, il bambino subisce il cibo e non impara a conoscerlo. Ho visto bambini che non sapevano cosa fosse una mela perché non l’avevano mai vista, ma come è possibile? Perché mangiano solo la polpa, l’omogeneizzato o la mela grattugiata…
In più, il fatto che faccia ingrassare mi fa pensare che dopo aver mangiato “meccanicamente”, senza coinvolgere gli altri sensi, insorga una certa insoddisfazione che deve essere lenita ingurgitando altro cibo. Non è un bisogno fisico, ma psicologico (questo penso valga più per gli adulti), ma un po’ anche per i bambini.
Mangiare è un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi.
I bambini che imparano a mangiare da soli lo fanno prima di tutto con le mani, anzi prima ancora con la vista, guardano il cibo, poi lo toccano ed è un’esperienza importantissima, la mente conosce anche attraverso il tatto, poi attraverso l’olfatto e per ultimo il gusto. E a pari merito in fondo, metterei l’udito, il suono di un biscotto che scrocchia, di uno spicchio di mela addentato, di un pezzo di pane o di una forchettata di pasta ecc. Vi siete mai fermati a sentire i suoni della tavola? Il rumore dell’acqua versato in un bicchiere?
Il cibo non deve servire solo a far crescere i bambini sani e forti, dovrebbe essere un’esperienza da condividere prima di tutto a casa con i genitori.
In casa mia da bambina non c’era e da adulta non c’è la televisione in cucina.
I miei genitori volevano che a tavola si parlasse della giornata scolastica, lavorativa e altro. Sono cresciuta sapendo cosa avevo nel piatto, giocando con il cibo, mangiando e assaggiando dal piatto dei miei genitori. Non si andava da Mc Donald’s, si usciva a mangiare la pizza e io ero stra-felice perché mi piacevano i Profitteroles (ancora oggi ahimè mi piacciono molto) e se mangiavo tutto potevo ordinarli io al cameriere, ricordo che quando arrivava chiedendo del dolce io timidamente dicevo “voglio il polistirolo” perché non riuscivo a dire profitteroles… Sono ricordi bellissimi, se avessi mangiato come un automa, imboccata e distratta da altro, cosa mi sarei ricordata? Nulla o sicuramente non questo che ho appena raccontato.
Cosa ricorderanno i bambini di oggi quando da adulti ripenseranno all’infanzia? Mangiavo guardando la Peppa Pig o Sponge Bob o altro. Senza nulla togliere ai cartoni animati che hanno fatto parte dell’infanzia di tutti (me compresa), ma io mi ricordo dello stare a tavola con i miei genitori, chiacchierando…