Alimenti vegetali contro il cancro alla stomaco nelle donne

Alcuni ricercatori hanno scoperto che il consumo di alimenti vegetali può ridurre il rischio di cancro alla stomaco nelle donne. Delle sostanze vegetali, chiamate flavonoidi, sono state collegate ad una sensibile riduzione del rischio di sviluppare un tumore allo stomaco. Questo discorso, però, non vale per gli uomini. I ricercatori hanno scoperto che le donne con il più alto consumo di flavonoidi presentano la metà delle probabilità di sviluppare la malattia rispetto alle donne che ne assumono solo una piccola quantità. Una dieta ricca di flavonoidi si basa su alimenti di origine vegetale, come la frutta, la verdura, i cereali integrali, le noci, i legumi ed i loro prodotti derivati (tè verde, cioccolato, vino).

Questo tipo di dieta, associato ad un minore consumo di carni rosse, può essere un buon modo per ridurre il rischio di sviluppare il cancro allo stomaco. Lo studio è stato condotto, per 11 anni, su quasi 500.000 uomini e donne appartenenti a 10 paesi europei diversi, con età compresa tra i 35 ed i 70 anni. Durante il monitoraggio di queste persone, ci sono stati 683 casi di cancro allo stomaco, di cui 288 avevano colpito le donne. I ricercatori hanno analizzato i diari alimentari dei partecipanti per vedere il loro consumo medio di flavonoidi.

Le donne che avevano assunto più di 580 mg di flavonoidi al giorno presentavano un rischio del 51% inferiore di sviluppare il cancro allo stomaco rispetto alle donne che ne consumavano più di 200 mg al giorno. In realtà, le percentuali di rischio di ogni persona dipendono anche da altri fattori, come il fumo, l’alcol, il consumo di carni rosse e l’obesità. Inoltre, l’assenza di un legame tra l’assunzione di flavonoidi ed il cancro allo stomaco negli uomini è ancora da chiarire.

Ciò potrebbe dipendere proprio dalla maggiore incidenza di fattori quali il fumo o l’alcol o da differenze ormonali. Nel complesso, questo studio aggiunge ulteriori prove che dimostrano come uno stile di vita sano possa ridurre il rischio di malattie croniche.