Si profila una soluzione per l’annosa vicenda di Alitalia, rimasta come sappiamo a corto di denaro e con le casse vuote.
La disperata ricerca di un partner industriale, mediata dall’esecutivo, ha dato un esito positivo: Poste Italiane controllata pubblica, è pronta a risollevare le sorti della compagnia di bandiera partecipando al prossimo aumento di capitale previsto per 300 mln con una quota del 25%, pari a 75 mln attraverso l’ingresso nel capitale con una quota del 10-15%.
Altro apporto finanziario dovrebbe arrivare dal sistema bancario con una linea di credito di 200 mln e forse da altri partner come Air France.
La pesante situazione debitoria e finanziaria della compagnia richiede un intervento di almeno 500 mln per poter assicurare l’operabilità e l’efficienza dei voli.
Serve anche un piano industriale credibile, ma di questo si parlerà in seguito, per ora l’apporto di capitali privati non è giunto come invece prevedibile. Perplessità e preoccupazioni sono state espresse dall’A.d. Del Torchio e dal presidente dell’Enac, Vito Riggio circa lo stato dell’azienda.
Certo si tratta di una scelta temporanea, utile nell’immediato, che insieme a scelte strategiche potrebbe dar fiato alla compagnia. Di Capitali privati dunque difficilmente ne arriveranno, il fardello dei 16 mila dipendenti pesa moltissimo sulla gestione e i capitani coraggiosi se ne rendono conto.
I sindacati dal parte loro hanno già avvisato per la preferenza di soluzioni di ampio respiro. Ma il tempo gioca a sfavore di Alitalia e molto presto, anche l’ennesimo sforzo finanziario potrebbe non essere sufficiente a risollevare le sorti della compagnia.
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