Alitalia, quando il morso di zecca è compreso nel prezzo

Creato il 29 aprile 2010 da Anellidifum0

Ieri sono tornato a Roma con un volo Alitalia diretto da Toronto. Leggevo tranquillo un libro quando mi sono sentito pungere nell’incavo del mignolo della mano destra. Do uno sguardo e vedo una cosina rosso scura appesa alla pelle. Lì per lì penso a un frammento di plastica o di vetro che si sia conficcato. Poi avvicino la mano agli occhi e vedo bene che la cosina non è un oggetto, ma è animato e ha 8 zampette. La guardo meglio: penso si tratti di una zecca, anche se non ne ho mai vista una così da vicino. Con una certa freddezza prendo la zecca tra pollice e indice della mano sinistra e cerco di toglierla dall’altra mano. So di star facendo una cosa fatta male, perché le zecche quando mordono bisogna farle uscire immediatamente, ma senza toccarle con le mani e senza tirarle via. Ma sono dentro un aereo in volo sulla Normandia, non ho grandi scelte e l’animaletto mi ha appena morso. Oltretutto, è difficile assistere a un coso di 8 zampe che cerca di entrarti dentro le carni, senza fare nulla. Cerco di essere molto delicato, la ruoto, il rostro fa un po’ di resistenza ma alla fine viene via tutto intero. La viaggiatrice alla mia destra ha visto tutto ed è inorridita. Io pure sono alquanto scosso. Con la zecca trattenuta fra pollice e indice della mano sinistra vado sul retro dell’aereo, dalle hostesse. Dico: “Sono stato appena morso da una zecca che era sull’aereo. Pensavo che le zecche si trovassero solo sui treni in Italia, vedo che miglioriamo”. La prima risposta che ottengo da una hostess è da premio Nobel: “Ma no, sarà stata una zanzara”. Ribatto che so distinguere una zecca da una zanzara e che se mi dà la mano gliela faccio vedere. Lei si scusa e dice: “Ah non pensavo che l’avesse presa”. Già. Getto la zecca in un cestino chiuso dell’aereo, disinfetto il punto in cui ha morso, agisco di ago sterilizzato (che, in aereo in volo, v’assicuro non è operazione facile). Dopo un po’ mi risiedo al mio posto, naturalmente guardingo (dove c’è una zecca, possono essercene altre, e in ogni caso l’aereo ora va disinfestato). Qualche minuto dopo viene il capo crew, si scusa, prende nota dell’accaduto e mi dice che mi darà delle miglia premio. Sai che bellezza.

A Fiumicino vado dall’assistenza clienti Alitalia a denunciare il fatto. La hostess di terra dell’Alitalia reagisce dicendomi: “Probabilmente le zecche ci sono anche in questo ufficio”. Ora, per carità, la famosa ironia fuori posto di noi romani, oltretutto l’ufficio è zozzo. Ma se io ti denuncio che ho subito un morso di zecca su un aereo della tua compagnia, l’ironia è fuori posto. La signorina chiama il pronto soccorso dell’aeroporto. Le dicono che se devono venire dove sono io (prima del controllo passaporti) costeranno di più che se vado io da loro. Già, perché, vengo informato, il pronto soccorso dell’aeroporto di Fiumicino è gestito da privati e si paga. L’assistenza medica si paga, ma il morso di zecca era gratis e compreso nel prezzo Alitalia: 1090$ più altri 100 per seconda valigia e bagaglio pesante.

Una volta a casa, confermo che la cosa che mi ha punto è proprio una zecca. Imparo che sono aracnidi (mi pareva avesse 8 zampe e non 6!!) e che possono trasmettere varie malattie, tra cui una chiamata morbo di Lyme, roba seria per la quale non esiste vaccino. Per cui nei prossimi giorni mi farò queste analisi del morbo di Lyme. Oggi chiamerò Alitalia per sentire cosa hanno da dire a loro discolpa, e soprattutto se faranno la disinfestazione dell’aereo con la zecca. A giudicare dalla pulizia media degli aerei Alitalia, direi di no.


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