Della serie dimmi l’alito che hai e ti dirò di che malattia sei. Al di là della più semplice battuta, una recente ricerca americana ha confermato che è possibile determinare, dall’odore del nostro alito ad esempio, se, a nostra insaputa, siamo afflitti o meno da qualche patalogia.
Lo studio è stato condotto presso il Monell Chemical Senses Center di Philadelphia e pubblicato sulla rivista Sensors ed ha individuato per ciascuna malattia un odore unico e caratterizzante. Da qui quindi i ricercatori hanno stilato una lista di odori che potrebbero essere per tutti un campanello d’allarme: per il diabete l’odore dell’alito è simile al solvente per le unghie, per la tiroide l’odore è di pane bruscato; ancora, un fegato malato produce un odore per l’alito simile a quello di pesce crudo, una vescica non sana, invece, un odore di ammoniaca. La spiegazione di un simile fenomeno risiede nella constatazione che ogni organismo produce giornalmente degli scarti del suo metabolismo elaborando degli odori conseguenti, e tali odori si possono o non possono percepire attraverso l’alito o anche il sudore della pelle. Nel caso del rilascio dell’organismo di cellule malate, quindi, anche gli odori stessi vanno ad assumere nuove emanazioni che riconduno ad un particolare problema di salute.
- Ricerca di: Monell Chemical Senses Center di Philadelphia
- Pubblicata su: Sensors
- Conclusione: Gli odori emessi dall’organismo sono indicativi del nostro stato di salute