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All’alba della filosofia occidentale

Creato il 28 maggio 2011 da Timoretremore

All’alba della filosofia occidentaleL’opera più conosciuta di Parmenide è il poema Sulla natura di cui ci sono giunti alcuni frammenti e da molti è considerato l’alba della filosofia occidentale.
Nel proemio Parmenide racconta di essere condotto dalle Figlie del Sole, su un carro trascinato da cavalle, fino alla porta che divide la Notte dal Giorno, il Buio dalla Luce; la Giustizia stessa viene convinta dalle Fanciulle ad aprire il portale e Parmenide viene ricevuto benevolmente da una dea che finalmente gli rivela la ragione per cui è stato condotto lì: perché riceva la conoscenza “di ogni cosa, sia nel cuore profondo della rotonda Verità sia nelle opinioni dei mortali, su ci non v’è da credere”.
Nelle parti successive del poema Parmenide sostiene, per bocca della dea, che la credenza nella realtà del mondo fisico, nella molteplicità e nel cambiamento è illusoria e afferma, contrariamente al senso comune, la realtà dell’Essere: immutabile, ingenerato e indistruttibile. Parmenide fu il primo a sostenere la superiorità della interpretazione razionale della realtà a scapito dell’interpretazione soggettiva dei sensi, i quali falsano il mondo oggettivo. In particolare entrò in polemica con il pensiero di Eraclito e la teoria del divenire.



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