Magazine Cinema

All Cheerleaders die ( 2013)

Creato il 29 luglio 2014 da Bradipo
All Cheerleaders die ( 2013)In un mondo competitivo come quello della high school e in quello ancora più selvaggio che gravita attorno alla squadra di football e alla pletora di cheerleaders che le fanno da coreografia, quattro di queste ragazze si trovano a far gruppo contro il capitano della squadra di football e i suoi accoliti in una sorta di guerra tra i sessi.
In una sera ad alto numero di ottani e di bevande alcoliche ingerite i maschietti provocano un incidente in cui le ragazze più o meno muoiono( insomma lo spoiler del titolo).
Più o meno perché vengono riportate in vita dalla streghetta del gruppo , criptolesbica, grazie a delle pietre magiche.
Però sono zombie e hanno bisogno di carne umana per mantenersi belle e non decomporsi.
Indovinate dove vanno a cercarla?
Da dove partiamo?
Dall'inizio.
C'erano una volta due giovanotti con la passione della regia, Chris Siverston e Lucky McKee che un po' per gioco , un po' perché ci credevano veramente fecero un horror da quattro soldi, letteralmente girato con un pugno di centesimi di dollaro, che però fece circolare il loro nome al punto di consentire loro di partire per una carriera in horror e affini.
Tra i due il più noto è senza dubbio Lucky McKee che ha messo su una serie di regie niente male intervallate da qualche ciofeca.
Ora dopo 12 anni i due si riuniscono assieme alle loro cheerleaders e girano una specie di remake ( in realtà non so neanche se lo sia, io il primo film non l'ho visto) fatto con qualche soldino in più e radunando un discreto numero di belle gnoc...ehm pulzelle.
All Cheerleaders die ( 2013)E così nasce All Cheerleaders Die .
Che dire del film?
Ecco, bisogna vederlo con lo spirito giusto: cinematograficamente è un gradino appena più su della spazzatura cinematografica per come sfruculia negli avanzi del genere horror cercando di farne una parodia, però direi che visto con gli occhi adatti risulta essere anche piuttosto divertente.
Ha un look molto anni '80, abbozza un sacco di temi senza svilupparne manco mezzo, ammassa tutti gli stereotipi possibili e immaginabili sui giovani e sulle high schools, divide il mondo in donne ( oggetto) buone e uomini cattivi, mette insieme anche abbastanza alla rinfusa stregoneria, film di zombie, vampirismo,slasher e chi più ne ha più ne metta ma ha dalla sua la capacità di non prendersi affatto sul serio.
Questo lo rende di fatto una visione piuttosto divertente e che travalica il puro genere horror anche perché gli spaventi non ci sono e se anche ci fossero sarebbero gestiti con ignava noncuranza, i due registi sembrano quasi disinteressati a tutti i trucchetti che si usano di solito nei film de paura, e il sangue , talvolta abbondante, non disturba più di tanto.
All Cheerleaders die ( 2013)Quello che disturba è il rumore di ossa rotte che si sente nell'incidente della prima cheerleader.
Siamo insomma nella goliardia pura con annesso finalone al cimitero in cui qualcuno che riposa in pace avrà , come dire , un sussulto e nel marasma totale c'è anche una didascalia che dice che quella è la fine della prima parte.
Quindi vuol dire che ce ne sarà una seconda....
Bene.
O male a seconda che questo film  vi sia piaciuto o meno.
La cosa che mi ha lasciato un po' basito è che uno come McKee che ha diretto film con al centro protagoniste di sesso femminile sorprendenti ed originali per certi versi, sicuramente non banali ( parlo di May ma anche di The Woman) ora torni a una rappresentazione sessista della donna incarnata dalla figura di questo gruppetto di cheerleaders che pensano solo a limonare, entrare nel party giusto e che tra loro si chiamano l'una l'altra con l'appellativo gentile di "bitch".
Insomma la banalità con tette e culi annessi.
Ma si ritorna al discorso della parodia a cui avevamo accennato prima.
Parodia che risulta anche divertente ma poi sembra che i due nel finale si facciano prendere un po' la mano....
Comunque un ottimo dissetante per l'estate...
( VOTO : 6 / 10 )

 All Cheerleaders Die (2013) on IMDb

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines