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All Star Saturday: sorpresa Towns, Thompson detronizza Curry, LaVine meglio di Gordon

Creato il 14 febbraio 2016 da Basketcaffe @basketcaffe
All Star Saturday Night - © 2016 twitter/sportscenter

All Star Saturday Night – © 2016 twitter/sportscenter

Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato all’Air Canada Centre di Toronto nell’All Star Saturday Night, il gustoso antipasto dell’All Star Game che andrà in scena nella notte italiana tra domenica e lunedì. Partendo dalla fine, Zach LaVine si è confermato il re della gara delle schiacciate e l’ha spuntata su Aaron Gordon dei Magic al termine di uno dei concorsi più belli di sempre. Nella gara del tiro da tre è stato un duello tra gli Splash Brothers, come da pronostico: alla fine a trionfare è stato però Klay Thompson che ha strappato lo scettro a Stephen Curry. La serata si è aperta col sorprendente successo di Karl-Anthony Towns che, a dispetto della stazza, ha vinto lo Skills Challenge battendo il piccolo grande uomo dei Celtics Isaiah Thomas, ribaltando le leggi della fisica!

SKILLS CHALLENGE

Pazzesca vittoria di Karl-Anthony Towns nello Skills Challenge, la prova di abilità con un percorso con slalom tra i birilli, passaggi e tiro da tre da completare nel minor tempo. Una gara in cui in teoria i favoriti sono i “piccoli” e invece a trionfare è stato il rookie dei Minnesota Timberwolves, giocatore che supera abbondantemente i 210 centimetri ma che ha fatto vedere un gioco completo, con tiro da fuori e coordinazione irreale. Towns nel ‘girone’ ha battuto gli altri “lunghi” Green e Cousins (l’asso dei Kings ha fatto fuori Anthony Davis) e poi in finale ha avuto la meglio su Isaiah Thomas, piccolo playmaker dei Boston Celtics. A bocca asciutta anche Mudiay, McCollum e Clarkson.

THREE POINT SHOOTOUT

La gara del tiro da tre punti è roba per gli Splash Brothers, le due stelle dei Golden State Warriors, Klay Thompson e il campione in carica Stephen Curry. I due volano in finale insieme a Devin Booker, matricola dei Phoenix Suns, figlio del Melvin visto anche a Milano e più giovane partecipante di sempre coi suoi 19 anni, che vince lo spareggio con gli esperti JJ Redick e James Harden (tutti e tre a 20, fuori Middleton, McCollum e Lowry). In finale Thompson, dopo aver brillato nel primo turno con 23 su 30, fa ancora meglio e con 27 strappa il titolo a Steph Curry, fermatosi a 23 dopo che l’anno passato pure lui aveva vinto con 27; terzo Booker con 16. La corona di miglior tiratore da tre resta ai Warriors anche se cambia padrone, da Steph a Klay: sono la prima coppia di compagni di squadra nella storia del concorso a vincere il contest in due stagioni consecutive.

SLAM DUNK CONTEST

Nell’ultimo evento della serata, quello più atteso, Zach LaVine dei Minnesota Timberwolves si conferma il re della gara di schiacciate dopo il titolo del 2015 anche se il ragazzo di Seattle, Mvp del Rising Stars Challenge venerdì, ha dovuto sudare più del previsto per battere Aaron Gordon degli Orlando Magic in un confronto giudicato epico dagli addetti ai lavori. Fuori al primo turno Will Barton dei Denver Nuggets e Andre Drummond dei Detroit Pistons, cui non è bastato l’aiuto di Steve Nash che gli ha alzato la palla coi piedi come fece in passato con Amare’ Stoudemire, la finale è stato uno show da urlo di Gordon e LaVine.

L’ala di Orlando, fratello del Drew Gordon visto a Sassari, è stato favoloso e ha saltato anche la mascotte dei Magic sedendosi praticamente in aria. Non è bastato però contro un LaVine versione Carl Lewis che ha eseguito due schiacciate staccando dalla linea del tiro libero, facendosi una camminata in aria aggiungendo delle evoluzioni spettacolari per atterrare al ferro. Il giocatore dei Timberwolves ha convinto la giuria, tra cui c’erano Mutombo, Shaquille O’Neal e Tracy McGrady, e ha firmato la sua doppietta, la prima da Nate Robinson nel 2009 e nel 2010.

 

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