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All the small things

Da Silbietta @silbi_etta

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Ogni tanto torno a parlare di quotidianità.
Ci giro intorno, come fa il cane con la sua coda, ma sono sempre li:

Cosa c’è di più magnificamente magico del coltivare i propri gesti quotidiani?

(E no, se ve lo stavate chiedendo, non sono sotto l’effetto di nessuna droga, legale o meno…).
Da quando vi siamo trasferiti il concetto di quotidiano si è adattato ai luoghi, e ai momenti di questa imprevedibile e tanto affascinante città.
C’è sempre il lavoro (del marito) e la scuola (della Saruccia).
C’è il tempo delle chiacchiere e quello dei compiti.
E poi il tempo delle scoperte e dell’avventura.
Ecco.
Questo e’ ancora un punto di grande interesse…almeno fino a che avremo esaurito le nostre “prime volte” in quel di Londra.
Ci stiamo preparando ad affrontare il nostro primo Natale qui.
E pochi giorni fa abbiamo sperimentato la prima visita dei nonni.
Ecco, sono stati momenti da ricordare.
Perché per la prima volta da quando siamo partiti abbiamo passato delle belle giornate insieme a loro.
Senza nervosismi, o parole pesanti.
È stata una vera riunione di famiglia, di quelle che si vedono nei film americani (ma senza tacchino ripieno).
Certo con le dovute differenze:
Come mia madre che, il primo giorno, si alza alle 3 del “mattino” per preparare il caffè…
O come mio padre che, da bravo fumatore incallito, si ritrova in un no smoking flat, dove le finestre sono chiuse a chiave, che cerca disperatamente la chiave di casa per andare a fumare in giardino..e finisce per fare amicizia con la volpe che passeggia nel vicinato.
Insomma, magari l’atmosfera natalizia ha contagiato tutti.
Magari avevamo soltanto bisogno di mettere distanza tra noi e alcune situazioni per poterle studiare a mente fredda.
Ma è stato bello.
E triste, perché è finito troppo presto.
Questa e’ una di quelle prime volte da tenere rinchiusa nel cassetto delle piccole cose preziose.


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