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Alla continua ricerca della storia in un tempo lontano

Creato il 24 giugno 2013 da Pino Curtale @PinoCurtale

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Sono bastate poche ore per salire sulla macchina del tempo e rituffarsi nel lontano passato.

Per il secondo anno consecutivo infatti ha avuto luogo a Roccella, la parata storica rievocante costumi e gesta della corte di Carlo Maria Carafa, ma con qualche piccola modifica rispetto all’edizione targata 2012. A differenza di quanto organizzato lo scorso anno dall’Istituto E.Maiorana e dal Liceo Scientifico P.Mazzone, quest’anno l’organizzazione dell’evento, ha visto coinvolte le diverse associazioni presenti nella nostra cittadina, convocate precedentemente dal comune ed invitate a collaborare alla riuscita della manifestazione. Ma il compito più importante è stato affidato all’associazione “Roccella com’era” in quanto questo gruppo si è sempre impegnato a divulgare, attingendo da fonti storiche, le tradizioni , la cultura e la storia di Roccella. E proprio perchè questa è la direzione verso cui va sempre la sua nobile attività associativa , è stata ritenuta la più idonea alla ricostruzione storica dell’epoca e a far si che il corteo e gli attori avessero una più realistica similitudine con quanto accaduto nel lontano 1683.

E’ stato riproposta infatti come lo scorso anno, la “Chinea” ossia l’omaggio che il re di Napoli faceva al papa ogni anno , in segno di sottomissione, e che appunto in quell’anno vide Carlo Maria Carafa, ricoprire questo ruolo al posto del re. Presenti anche quest’anno i ragazzi di Mazzarino in Sicilia due sono stati i cortei, uno popolano ed uno nobiliare, che come nella scorsa edizione hanno reso vivo e festoso il centro storico della “Città” cosi veniva chiamata infatti la parte alta dove ancora si eleva incollato alla rupe, l’antico maniero fortificato e residenza principale dell’allora principe, per poi confluire entrambi in un unico “largo” e unificarsi sfilando fino ai piedi del Castello (oggi suggestivo Teatro) dopo aver percorso l’intero corso cittadino mostrando tutto il suo splendore coreografico alla popolazione e con in conclusione l’atto finale appunto della “Chinea”.

E’ stato così anche modificato il percorso stabilito originariamente, e sulla base della esperienza precedente , per poter così permettere a tutti di assistere a questo bellissimo momento e che voci autorevoli, fino a qualche mese fa, davano per non più realizzabile, per ovvi e deducibili motivi, ma che per la ferma volontà dell’amministrazione comunale e con lo sforzo sinergico di quanti hanno in qualche modo partecipato , si è concluso con uno scontato ed impareggiabile successo riscosso anche da quanti sono accorsi dai paesi limitrofi, la cui rappresentanza è stata affidata ai vari sindaci con i relativi gonfaloni.

Ben vengano quindi eventi come questo, e speriamo ancora di ripercorrere la nostra storia assistendo a spettacoli del genere che non ci fanno dimenticare le nostri radici e che ci spingono a cercare tra gli archivi con la voglia di rivedere oltre che conoscere come erano i nostri agglomerati urbani ed i suoi abitanti tantissimi anni fa ma che contestualmente possono essere un indotto e un volano turistico-culturale, anche se purtroppo limitato a brevissimi ma quantomeno intensi periodi dell’anno.

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