Magazine Diario personale

Alla fiera dell'Est,Ovest,Sud,Nord

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer

Gente che vende  ortaggi e  frutta dai mille colori e altra che vende formaggi e salumi essiccati sotto il sole cocente.Uomini dalla voce possente che annunciano le offertissime del giorno mentre viene sparata a palla della musica neomelodica  tra i cd contraffatti e i videogiochi tarocco,mescolandosi con i rumorosissimi gruppi elettrogeni per tenere al fresco le bibite o per riscaldare sul fornello elettrico il caffè.vestiti e i pantaloni da provare in mezzo alla strada o dietro/dentro qualche furgone sgangherato tra gli scatoloni vuoti e le bottiglia di birra, sperando che nessuno sbirci il nostro intimo non abbinato...questa,insomma,è la fiera.Bancarelle,odori,voci,sudori,etnie...tutto mescolato per fare poesia.<<Accattativi i mutanni ca vi giuvunu sempre!>> urla l'uomo dell'intimo sventolando dei boxer "Flutta".
<<Sciauriate 'sto piscistoccu ca c'avi un occhio ca ci lucia>> esclama di rimando il pescivendolo in canottiera giallognola e cocs verdi ai piedi. 
Così anche il venditore dei casalinghi,e anche quello dei cosmetici di dubbia provenienza;così il mercante dei tessuti e quello dei vestiti "marcati".Tanto ci sarebbe da dire sul magico mondo delle fiere,ma oggi voglio soffermarmi sulle due specie più importanti di questi mercati rionali: gli acquirenti  "occasionali" e quelli "esperti" .

I primi,e lo si capisce dal termine,non son certo dei tipini avvezzi a questo metodo di compravendita;lo sguardo confuso,il viso contrito,le mani serrate sul manico della borsa onde evitare eventuali scippi,il vestiario inadatto....nessuno sa come siano capitati lì e forse non lo sanno nemmeno loro. Osservano  le bancarelle cercando di capire cosa realmente cerchino; chiedono informazioni con voce tremula aspettando il proprio turno,non toccano nulla per paura di contrarre chissà quale malattia e,dopo pochi minuti in quella bolgia,mostrano segni di cedimento psicologico,più il desiderio di fuggire il prima possibile per rintanarsi in qualche centro commerciale. Attraverso questi segnali,perciò,diventano facili prede dei commercianti più stronzi che appena li hanno a tiro,fiutandone la paura e l'indecisione, riescono ad appioppare loro le stronzate più apocalittiche,dando vita a scenette più o meno simili alla seguente.<<Signò,le piace questa collana fatta con gli ossi di pollo?>>

<<Ma veramente non saprei...>>
<<A comu?! Ma lei lo sa che questa è l'ultima della giornata che m'è rimasta?Vanno via come l'acqua! Avanti,solo perchè è lei e mi fa simpatia la vendo a 20 euro!>> (mette tale monile nelle mani della malcapitata)
<<Non è troppo?>>
<<Le ho detto che è un prezzo di favore! Non ci recupero niente così,neanche i soldi per il pane da dare ai miei 30 figli!>>
<<Ok,la prendo...>>
Modificando l'oggetto da acquistare,il concetto non cambia per le successive bancarelle,lasciando così la sventurata acquirente occasionale con un portafoglio vuoto e buste piene di cianfrusaglie.
I secondi,invece,son un misto tra Gastone e Paperon De Paperoni.
In quanto esperti sanno come giostrare il tutto;raggiungono la zona alle prime luci dell'alba per fare gli acquisti senza patire il caldo,si vestono il più comodo possibile fregandosene degli scarsi abbinamenti cromatici,si portano da casa il panino e la bottiglia di acqua ghiacciata e,soprattutto,camminano a testa alta perchè non hanno paura dei venditori.
Infatti,dopo anni e anni di allenamenti con qualche acquisto un poco farlocco,hanno sviluppato il radar per la merce di qualità. Non hanno nemmeno bisogno di soffermarsi su ogni articolo proposto nei vari banconi perchè tanto sanno che la decima bancarella di destra ha le calze Pompea e non POPPEA,mentre a naso capiscono che la quinta bancarella di sinistra ha le riproduzioni Guess migliori. E se tu,cliente occasionale,gli chiedessi di scegliere tra due mazzi di origano apparentemente identici,loro ti troveranno duecento differenze a occhi chiusi.
Inoltre,essendo lì con lo scopo primario di risparmiare,riescono a contrattare sul prezzo neanche fossero a Wall Street,guardando fissi negli occhi i commercianti per dire loro "non mi puoi fregare,bello!",costringendoli talvolta ad uscire la mercanzia migliore che,ovviamente,vorranno acquistare al prezzo più basso.
C'è anche chi,a seguito dell'esperienza accumulata,riesce a farsi fare una sorta di "ricevuta" con tanto di indirizzo del magazzino dove il commerciante conserva i suoi prodotti o con tanto di numero di telefono e/o luoghi in cui esporrà i suoi articoli in altre fiere locali. 
Dunque, se tu che stai leggendo sei un cliente del primo tipo,non preoccuparti! La prossima volta che andrai alla fiera, guarda bene tra i banchetti delle borse e quelle della bigiotteria! Se vedrai una ragazza castana con la carnagione color del latte cagliato intenta a sbraitare contro il venditore di turno, fammi pure un fischio e sarò lieta di insegnarti i trucchi del mestiere!  

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