Ti avevo vista in giro con quel tipo. Che smacco, come sempre poco dopo aver conosciuto qualcuna e aver assaporato quella dolcezza mista a bocca asciutta che si ha quando si resta ammaliati. Ti guardavo guardarlo, non ero sicuro fossi persa di lui. Ma che speranze avevo io contro quel fusto? D’altronde mi ero rotto le scatole di andare appresso a ragazze già impegnate. Ma perché arrendermi con te? Avevo una sola cosa da fare. Chiamai un pò di amici che sapevano battere le mani a tempo, un mio amico fissato con la Jamaica e che ero sicuro avesse i bonghi. Io sapevo suonare la chitarra, qualche assolo famoso che mi sparavo quando ero con persone poco intenditrici e potevo sentirmi bravo. Ci troviamo sotto casa tua, lancio un sassolino alla tua finestra e aspetto che la luce si accenda. Niente. Ne lancio un altro più grande e fa una piccola spaccatura. Potevo scappare, e invece la luce di camera tua si accese e noi partimmo:
(STAY TUNED PER LA SECONDA PARTE! )