E a volte ti ritrovi a pensare se saresti stata più felice, con lui.
Felice, nella sua grande casa in collina, e guardare i boschi ogni mattina; con suo padre e sua madre e la loro chiassosa generosità, la cavallina dolce, la pecora innocente; con il suo entusiasmo del mattino, felice.
Forse saresti stata più felice, nelle sere lunghe davanti al camino a parlare con suo padre della guerra dei partigiani del vigneto nuovo che produce ancor poco; ti saresti forse sentita bene nella cucina di maiolica azzurra a sbucciare le patate per fare gli gnocchi, la domenica mattina ancor presto, quando i passeri cinguettano sugli alberi al limitare dell’aia e mentre sua madre ti passava la farina. Sarebbe stato bello passeggiare per i prati a primavera, raccogliere in autunno le foglie cadute lungo la strada e rincorrere i cani, poi potare il roseto. Ti saresti sentita bene, nell’alto letto antico di legno scuro, fra le lenzuola candide di lino ed il suo corpo dolce e grande accanto. Forse saresti stata felice, con meno sogni e meno rimpianti, equilibrata ed accomodante, senza strazi inutili, senza vane attese.
Felice, e i figli avrebbero avuto altri volti; felice, e la tua voce avrebbe avuto un altro suono; felice, ed il tuo corpo invecchiato sarebbe stato un altro corpo.
E adesso che sei ben altro – hai vissuto altrove per oltre trent’anni, hai camminato su altre strade, hai volato per altri cieli – ti ritrovi a pensare se saresti stata più felice.
*
Alla giusta distanza
Alla giusta distanza.Riyueren
Non troppo vicino, non troppo lontano
Per non cadere dalle parole
ma equilibrare i confini
fra le strade del silenzio
e i sentieri dell’urlo. Alla giusta sofferenza.
Non troppo dentro, non troppo fuori
per non cadere dall’anima
ma equilibrare la gabbia
fra la sbarra del prima
e la sbarra del poi. Alla giusta me stessa:
Non troppo io e non troppo altri
per non cadere sul confine
nella gabbia delle parole
ma equilibrare il mio volo
nel cielo del mondo.
Foto e poesia di Ryiueren, che ringrazio. Buon anno per lei e lei Perchè le persone intelligenti sono sempre il miglior manuale di conversazione. (Johann Wolfgang Goethe)
Archiviato in:DIARIO, emozioni Tagged: Riyueren