Probabilmente dovuto ad un numero sempre maggiore di italiani che cercano fortuna all'estero, sono in aumento guide, blog, siti che offrono consigli a coloro i quali decidono di espatriare. Fra i suggerimenti piu' comuni, quello di evitare di frequentare altri italiani all'estero. A detta di molti, instaurare rapporti con connazionali, ritarderebbe infatti l'integrazione nel Paese che vi ospita.
Per quanto relativamente vero, si tratta di un suggerimento curioso, che proviene da un popolo al quale capita spesso di lamentarsi delle difficolta' che si incontrano nell'instaurare rapporti di amicizia all'estero, nonche' delle diverse abitudini adottate dagli stranieri nel momento in cui interagiscono fra loro.
Evitare di frequentare individui muniti di uno straccetto che qualcuno continua a chiamare carta d' identita', significa non interagire con la societa' del Paese che ci ospita. Comunita' italiane sono infatti presenti in ogni angolo del pianeta.
Farlo nel momento in cui ci si trova all'estero non significa denigrare la cultura locale. Nemmeno isolarsi dalla societa' che ci ospita. Significa invece approffittare di un'opportunita' che ci permette di mantenere un contatto con la madrepatria, pur vivendo lontano da essa. Significa utilizzare una lingua, frequentare individui con i quali abbiamo ben piu' di qualcosa in comune. Che non esclude l'interazione con le persone del posto, elemento essenziale per esercitare la lingua, conoscerne le abitudini e le caratteristiche.
Escludere connazionali (o comunque espatriati in generale) dalle proprie frequentazioni, significa pero' forzare la mano al contrario e vivere da apolidi al di fuori dei confini nazionali.
Ci si integra nel momento in cui si apprezza la nazione che ci ospita. Che significa chiudere un occhio quando vediamo qualcosa che non ci piace e mostrare entusiasmo quando qualcosa ci piace. Adottare questo semplice e positivo accorgimento, ci permettera' di frequentare un po' chiunque, compresi quegli italiani dai quali ci continuano a dire di stare alla larga.