Magazine Italiani nel Mondo

Red Road Flats

Creato il 09 giugno 2014 da Italolombardo
Red Road Flats

Non siamo in Unione Sovietica. Bensi' in uno dei Paesi maggiormente sviluppati al mondo, con un'economia avanzata e redditi elevati. Un Paese che raccoglie immigrati da mezza Europa, offrendo loro uno stipendio che difficilmente trovano a casa loro. 

Chris Leslie ha scattato queste foto a pochi Km dal centro di Glasgow, raccogliendole poi nel sito The Glasgow Renaissance.
Red Road Flats

I Red Road Flats si trovavano nella zona nord-est della citta'. 8 grattacieli alti 90 metri ciascuno, che un tempo ospitavano quasi 5.000 persone.  Completati nel 1969, furono per qualche anno gli edifici piu' alti d'Europa, figli di un progetto che aveva l'obiettivo di migliorare la qualita' della vita degli abitanti di Glasgow. Che voleva spostarli dai malsani e sovrappopolati tenements ad appartamenti che in qualche modo riproponevano in Europa cio' che era stato progettato con successo oltreoceano.

Red Road Flats

Red Road Flats

Quello che avrebbe dovuto essere il piu' importante progetto europeo di riqualificazione urbana, si rivelo' un terribile fallimento. La Glasgow degli anni '70 era una citta' violenta, dalle dinamiche sociali difficili. Una citta' che aveva mal digerito quel processo di de-industrializzazione che le aveva regalato miseria e poverta'.

Risultato? I Red Road Flats furono ben presto popolati da persone senza lavoro, delinquenti senza futuro che costrinsero le amministrazioni locali a prendere in considerazione l'idea di demolirli a meno di 30 anni dalla loro progettazione. Delle otto torri costruite, 2 sono gia' state demolite, 5 sono disabitate mentre una continua ad ospitare rifugiati politici provenienti da ogni angolo del mondo. La completa demolizione e' in programma entro il 2017, a conclusione di un progetto nel quale la Glasgow City Council ha investito energie e quattrini per liberarsi dai quei numerosi high rises che da decenni contraddistinguono il grigio panorama glaswegian.
Red Road Flats


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog