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Alla ricerca dell' INCEPTION

Creato il 05 ottobre 2010 da Lorant88

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Regia: Christopher Nolan
Intepreti: Leonardo Di Caprio - Marion Cotillard - Ellen Page - Michael Caine
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Erano dieci anni che Christopher Nolan aveva un sogno: realizzare «Inception», il film che desiderava dirigere fin dagli inizi della sua carriera. Quest'anno il sogno è diventato realtà, grazie all'enorme successo delle sue pellicole precedenti che gli ha permesso di ottenere un budget di circa 170 milioni di dollari per portare a termine una delle opere più complesse, affascinanti e originali delle ultime stagioni cinematografiche.

Alla ricerca dell' INCEPTIONSebbene in «Inception» siano moltissimi i personaggi di grande spessore, il film è incentrato attorno al protagonista Dom Cobb (interpretato da un brillante Leonardo Di Caprio), abilissimo ladro di segreti del subconscio umano, che riesce (insieme al suo team) a rubare quando la mente della sua vittima è al massimo della vulnerabilità: durante un sogno.Ricercato in tutto il mondo per le sue abilità nello spionaggio industriale, Cobb, costretto in passato ad abbandonare la sua casa e tutto ciò che amava, incontra un magnate ricco e potente che gli offre la possibilità di redimersi in cambio di un ultimo lavoro, molto diverso da quelli cui era abituato in precedenza: non più rubare un'idea, ma impiantarla, o meglio innestarla (la parola "inception" nella versione italiana è tradotta come "innesto"), nella testa di qualcuno.
Come spesso avviene nelle pellicole di Nolan, «Inception» è costruito come un puzzle e toccherà allo spettatore ricomporre tutti i pezzi (magari vedendolo anche due volte, come suggerito dallo stesso regista) per capirlo fino in fondo.Alla ricerca dell' INCEPTIONI salti temporali, in particolare, sono un marchio dell'autore inglese fin dai suoi primi lavori. Nel film di esordio, «Following» del 1998, ci si spostava continuamente avanti e indietro fra il presente e il futuro del timido protagonista; «Memento» del 2000 si apriva addirittura con la fine e si concludeva con l'inizio, grazie a un montaggio innovativo e straordinario che ha reso questo film il suo capolavoro.Alla ricerca dell' INCEPTIONQuello che però fa di «Inception» un film così importante è la capacità che ha avuto Christopher Nolan di raccontare, in mezzo a tanta azione e a diverse dimensioni che si sovrappongono, una delle storie d'amore più toccanti viste negli ultimi tempi sul grande schermo: l'amore di Dom per la moglie morta che non può (e forse non vuole) far uscire dal suo subconscio. Insieme a lei aveva costruito un mondo dove invecchiare, realizzando quello che le aveva promesso il giorno in cui le chiese di sposarlo.
Dom è riuscito a scavare nelle parti più profonde delle menti umane vedendo universi difficilmente immaginabili; sembra aver ottenuto tutto (e forse di più) dalla vita, ma rimane sempre ossessionato dal suo desiderio più grande: rivedere due volti. I volti dei propri figli, ancora una volta. Non in un sogno, ma nella realtà.Alla ricerca dell' INCEPTIONIn Inception le sequenze del grande cinema non mancano di certo: le immagini hanno quel potere che le rende istantaneamente indimenticabili, merito anche della fotografia raffinata di Wally Pfister (da sempre braccio destro del regista). 
Allo stesso tempo le musiche di Hans Zimmer si preoccupano di coinvolgere perfino chi sta in fondo al loggione. In altre parole “Inception” è il colossal che aspettavamo, quello che arriva dopo una serie di occasioni "mancate" in un momento in cui Hollywood ha un’emorragia di qualità e originalità. In quanto a Nolan, una volta messo a nanna il “mostro alato di Gotham” , gli auguriamo ogni successo, perché proprio quando lavora con materiale uscito dalla sua mente, il regista è perfettamente in grado di lasciare un marchio nella storia, sopratutto se ha lavorato al soggetto per più di 10 anni.
   Backstage Paris Cafè

P.S.: A parte le fake ispirazioni che circolano sul web, "A metà strada tra “Matrix” e “007 " bufala assurda, una delle citazioni che ci ho visto è quella a Titanic, durante il sogno tra la Page e Di Caprio mentre salgono di piano in piano con un ascensore, identico alle sequenze della pellicola di Cameron, dove sempre Di Caprio scende di piano in piano per salvare la Winslet.  
Prossima uscita: in anteprima "La Pecora Nera", di Ascanio Celestini


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