Abbiamo mai pensato se la Trasformazione che tanto ricerchiamo e rincorriamo è in già in essere in Natura e quindi in ciascuno di Noi?
Forse il concetto di yin e yang, può esplicitarlo meglio: secondo l’approccio orientale nel mondo manifesto ogni fenomeno è energia in trasformazione, prodotto della reciprocità di yin e yang. Il simbolo cinese del Tao rappresenta le forze yin, il lato in ombra di un pendio, e yang, il lato soleggiato dello stesso pendio. Spesso yin e yang sono descritte con un elenco interminabile di caratteristiche proprie, dimenticando così che in primis il sole gira e quindi il lato assolato e/o ombra non è mai lo stesso, ma è in continuo divenire (piaceva tanto a Eraclito, “tutto è divenire…”) Il suo movimento non ha un creatore o una causa prima, ma una dinamica interna di ciclicità. La costanza del cosmo sta nella regolarità di tale mutazione o meglio, in questo continuo mutare è l’attività vitale stessa!
Tutto ciò è ben manifesto nella nostra fisiologia: la digestione non è una continua e sapiente trasformazione da alcune sostanze a altre? la respirazione un flusso continuo di inspirazione ed espirazione? il battito cardiaco un incredibile sincronicità di sistole e diastole? Alcuni addirittura affermano che siamo “solo” un continuo passaggio di sostanze da una cellula all’altra!
E se allarghiamo l’osservazione alla Natura? E’ quasi banale affermare che il giorno segue la notte, l’attività segue l’inattività, periodi di intensa attività seguono periodi di nutrimento e riposo. E l’alternarsi delle stagioni? A proposito, state osservando in questi giorni come da un giorno all’altro gli alberi da secchi e aridi si fanno verdi, i prati si colorano di fiori, le giornate si allungano e in ognuno di Noi cresce la voglia di salute e benessere?
Ebbene si, Siamo un processo in continua trasformazione! Ma allora dove risiede la difficoltà nel Cambiare, nell’abbandonare comportamenti “inadeguati”, nel trovare una nuova postura?…forse risiede per lo più nello stare in contatto con la propria Natura, con i propri sentimenti, con la propria postura, con il proprio respiro.
Ed ancora l’approccio orientale offre un valido strumento di lavoro: lo Yoga, la meditazione, lo Shiatsu innanzitutto ti propongono di seguire il respiro, di stare in contatto ciascuno con il proprio. Attenzione: stare in contatto non vuol dire cambiare, ampliare o comunque fare qualcosa, piuttosto semplicemente sentire se, dove e come si muove. E per sentire questo può essere necessario tanto, tanto tempo di pratica.
Vuoi cominciare subito? Ti propongo un piccolo esercizio che puoi fare in questi giorni di vacanza:
- Assumi una posizione comoda sdraiata o seduta
- Chiudi gli occhi, se non sei a disagio
- In questa immobilità c’è qualcosa che si muove in te? Non pensarla, basta sentirla…è il respiro!
- Metti una mano là dove senti che il respiro si muove e segui questo movimento per qualche minuto.
Probabilmente mille pensieri distraggono la tua attenzione dal seguire il respiro, è normale, non siamo allenati all’ascolto, ma hai già cominciato e davvero per cominciare non c’è altro da fare che non sentirTi! Chiaro che potrai accorgerti di quanto è difficile trovare questo piccolo contatto, per questo esistono professionisti specializzati. Se senti il bisogno di approfondire l’indagine e ti rivolgi a un professionista sei già al 50% del lavoro, lo sai?( sei al 50% del lavoro a parte gli effetti della terapia scelta, per il solo fatto che ti accorgi che qualcosa non va come vorresti e sei disposto a cercare un sostegno!).
Allora la ricerca della trasformazione si esprime nello stare in contatto con Sé, con i propri limiti, passioni e dolori, con la forza trasformatrice che già Siamo, e tutta la fatica del cammino è ampliamente gratificata dalla gioia di essere quel che semplicemente siamo!
Buona Trasformazione
Federica Porfiri