Le uniche serie che cerco di seguire sempre sono quelle dedicate agli X-Men, il primo amore non si scorda mai, che ci vuoi fare, ormai sono come amici di famiglia non sono neanche più creazioni di carta. Ora alla loro meravigliosa saga si sta appassionando anche la mia bambina, siamo partiti dai racconti dei '60 di Lee, Kirby e Roth per approdare proprio in questi giorni alla mitica seconda genesi, quegli X-Men che Claremont porterà in cima alle classifiche di vendita per moltissimi anni e che ancor oggi rimangono un modello insuperato a cui guardare per capire come si scrivono avvincenti saghe ad ampio respiro.
Questo preambolo per dirvi del legame che ho con questa serie e questi personaggi che seguo da ormai venticinque anni e più. Uno dei desideri proibiti del fan come me è probabilmente l'arrivo di uno o più autori che riportino in vita una formazione più simile possibile a quella che nel maggio del 1975 (mese e anno in cui anche io venivo alla luce, che combinazione) diede il via alla famosa seconda genesi.
La minisaga in cinque parti intitolata Alla ricerca di Nightcrawler pur non brillando per originalità si rivela una lettura davvero piacevole, capace di regalare ai vecchi nostalgici alcuni momenti di sincera emozione. Il buon Nightcrawler, ora locato in Paradiso, ne è protagonista fin da subito dovendo respingere l'attacco al cielo da parte delle schiere infernali guidate dal padre Azazel in veste corsara. La versione del Kurt in perfetto equilibrio tra il fedele sincero e il guascone alla Errol Flynn restituisce ai lettori il personaggio a cui tutti sono affezionati. L'atmosfera picaresca alla quale presto gli altri X-Men si uniranno, chiamati in causa dall'elfo blu, pone da subito la vicenda sui binari giusti, perfette per questa storia le matite di un McGuinness che sembra aver smorzato il lato più cartoonesco delle sue tavole riuscendo a trovare un equilibrio che rende questo lavoro dell'autore più apprezzabile di molte cose fatte in passato. Aaron pesca molto e con giudizio dal passato remoto e recente degli X-Men introducendo tra le fila dei professori della Jean Grey School un nuovo personaggio, spiegandoci parecchie cose riguardo ai Bamf, dosando le citazioni, giocando con la celebre versione del Nightcrawler pirata, ma soprattutto mostrandoci gli incontri tra Nightcrawler e i suoi vecchi amici e compagni che da tempo credevano di averlo perduto per sempre. Sono poche vignette, condite di flashback, poche vignette che però bastano a regalare qualche bella emozione, strappare un sorriso.
Alla ricerca di Nightcrawler non è una storia che rimarrà nell'albo d'oro del fumetto mondiale, a chi degli X-Men non frega nulla ci vedrà una storiella come tutte le altre o poco più. Però è bello vedere come alcuni autori, con un po' d'amore e d'impegno, riescano ancora a regalare qualche momento da ricordare a chi è in empatia con loro, e bello che questo succeda anche nel bistrattato (spesso) mondo dei comics americani, Marvel o Dc che siano. Come a dire che non solo di Graphic Novel o letture alte vive l'uomo.
Ora il passo successivo e rimetterli tutti insieme nella stessa squadra, forza, ancora qualche sforzo e ce la possiamo fare.