Magazine Maternità

Alla scoperta della lingua italiana – il seguito

Da Maxdejavu

Come scritto in precedenza la Nana sta cercando ogni giorno di stare al passo coi tempi… verbali.

“Papà! Mamma occo leggiuto u libbo a Maya. Occo piace?” -  indicando le pagine bianche (perchè qui in famiglia siamo molto interessati allo sviluppo demografico della nostra provincia.)

“Mamma! Dai! Andiamo con me!” – esorta con il suo imperativo.

“Aprito! Chiuso!” – esercizi con la porta della cameretta.

“Mamma, cos’è quelo?” – indicando la testa del fratellino – “Tesoro, è la crosta lattea”“Ahhh!! Occo tene in tetta Isha? Caffèlatte!”

E… last but not least: temporaneamente posseduta da Fantozzi “Mamma, vadi su y tappeto? Fay a gnignacchicca?” (preciso che la ginnastica sta a Mammapappa come l’impepata di cozze sta a un bicchiere di latte caldo. Chi ogni volta le mostra esercizi da svolgere sul tappetino da palestra è zio Dna, che a differenza dei Dejavu ha un fisico prestante, ma che per il momento non può prestare a nessuno).

 



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