La notizia principale, a poche ore dall’apertura della rassegna cinematografica barese, è che Adriano Celentano non ci sarà. Lo ha annunciato ufficialmente un messaggio indirizzato da Claudia Mori a Ettore Scola e Felice Laudadio, Presidente e Direttore del Bifest.
Una rinuncia motivata dalla solidarietà nei confronti dei lavorati baresi della Bridgestone. La multinazionale giapponese della gomma ha annunciato pochi giorni fa la chiusura, nel 2014, del locale stabilimento, con il conseguente licenziamento dei suoi 950 dipendenti. A una loro delegazione Ettore Scola consegnerà, sul palco del Petruzzelli, il “Platinum Award for cinematic excellence”.
Ciò detto, il vasto programma del Festival propone l’inizio di tutte le sezioni competitive, salvo quella “Panorama internazionale” prevista per domenica 17.
Tra le proiezioni più attese figura l’anteprima mondiale del documentario “Sulle tracce di Fellini” di Gérald Morin, tra il 1971 e il 1977 segretario privato e assistente del Maestro. Così come non dovrebbe deludere le attese “La fabbrica delle rivoluzioni”, documentario in concorso di Franco Fracassi e Giorgia Pietropaoli.
In chiusura di serata un’altra anteprima mondiale con “Benvenuto Presidente”, il nuovo film di Riccardo Milani con Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Beppe Fiorello e Remo Girone.
Frédéric