Allarme bisex: sempre più adolescenti sperimentano l'omosessualità

Adolescenza: ragazzi che crescono, cambiano e cominciano ad esplorare il proprio corpo. Non solo, spinti dalla curiosità provano nuove esperienze sessuali e non solo nel clichè ragazzo-ragazza, ma anche due lui o due lei.
Non solo etero dunque, parliamo di ragazzi tra i quattordici e i diciotto anni che sempre più sperimentano il mondo omosessuale e bisessuale, comportamento che va di pari passo all'atteggiamento di tutti i giorni: ragazze mano nella mano che si sfiorano le labbra, ragazzi in abbracci non poco virili, un gusto nel vestire e nell'apparire sempre più legato al mondo omo.
Una recente ricerca dell’Istituto di ortofonologia di Roma afferma che tra gli undici e i sedici anni il 35% delle ragazze e addirittura il 60% dei ragazzi ha avuto un approccio con persone dello stesso sesso. Gli stessi intervistati hanno fortemente nascosto la loro curiosità bisex (il 70% usa la parola gay come insulto), rifugiandosi in chat, siti e blog specializzati per trovare risposte (a volte devianti) alla loro condizione sessuale. Così ora l'età della prima esperienza sessuale di stabilisce tra i 14 e i 16 anni e nel 55% dei casi dichiarano di usare il preservativo.
Secondo Francesca Sartori, docente di Sociologia del genere all´università di Trento, questo delicato argomento è il segnale di un cambiamento radicale nella società italiana (da La Repubblica): L’adolescenza è l’età dell’onnipotenza, del voler provare tutto. La novità è che questa generazione sembra voler fare della propria ambiguità un modo di essere, una bandiera. A mio parere è un azzardo parlare di gioventù bisex, perché è soltanto un’avanguardia trasgressiva che gioca con questi ruoli. E tra qualche anno capiremo se si tratta di “effetto età” o di un vero cambiamento. È certo, però, che gli adolescenti sperimentano una nuova libertà, ma anche un nuovo modo di non definirsi.
Non a torto, l'adolescenza è considerata un'età difficile accompagnata dalla pubertà e dalla sperimentazione sessuale, educazione all'affettività e possibilità di entrare in relazione con gli altri, anche se dello stesso sesso. Il fenomeno su larga scala è sempre esistito, ma ora grazie ai nuovi media (internet primo fra tutti) i giovani possono confrontarsi con i propri coetanei senza l'occhio oppressivo degli adulti.