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Allarme per gli ulivi pugliesi

Creato il 25 marzo 2014 da Makinsud

Gli ulivi pugliesi rischiano di essere seriamente compromessi a causa del batterio chiamato “Xylella fastidiosa”. Lancia l’allarme la città di Taranto che vede crescere progressivamente questo pericolo non solo per gli ulivi della sua provincia, ma purtroppo sembrano essere segnati anche quelli del resto della Puglia. La situazione necessita di una particolare attenzione poiché l’economia agricola pugliese rischia di subire un duro colpo per via del batterio che infetta gli ulivi, che costituiscono una grande risorsa per il Salento.

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Dai dati emersi, l’epidemia ha già devastato 8 milioni di ettari di uliveti con una certa rapidità, motivo per cui la preoccupante situazione deve essere monitorata e tenuta sotto controllo non solo dagli organi competenti locali, ma anche nazionali ed europei, visto che il batterio “Xylella fastidiosa” potrebbe espandersi anche nel resto d’Italia e in Europa. Infatti questa situazione viene monitorata dalla Direzione Regionale della Cia Puglia, vale a dire la Confederazione Italiana Agricoltori Puglia, che sollecita un repentino intervento dell’Unione Europea, data la gravità della situazione. Anche le provincie di Lecce e Brindisi cominciano ad essere in allarme. Quello che rischia di essere compromesso gravemente non è solo l’economia della regione Puglia, ma anche la situazione economica degli agricoltori che a causa di questa tremenda piaga stanno subendo gravi perdite, senza essere tutelati in alcun modo.

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Infine, un ultimo danno che viene riscontrato, ma non in ordine di importanza, è quello di tipo ambientale, poiché gli ulivi, oltre ad essere una grande risorsa economica della Puglia, sono alberi tipici che caratterizzano il paesaggio e l’ambiente pugliese, considerati quindi beni ambientali e un forte elemento di identità culturale. Molti alberi hanno cominciato a seccare e a presentare foglie accartocciate e parti ingiallite, che non corrispondono all’aspetto che do un ulivo in salute. Un fatto ancora più allarmante è che nonostante la gravità della situazione sembra che non sussistano fondi sufficienti per fronteggiare l’emergenza, e al momento la solo azione concreta che si sta compiendo è lo sradicamento degli alberi malati, che potrebbero infettare quelli sani. Ad oggi, la Direzione Regionale della Cia Puglia, continua ad auspicare un intervento significativo ed efficace da parte dell’Unione Europea, sottolineando il fatto che non si tratta solo di un problema pugliese, ma la situazione rischia di diventare un problema collettivo.


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