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Allattamento…

Da Momsinthecity

Allattamento…

Serata con amiche, tutte mamme, tra un bicchiere di vino ed una fettuccina è venuto fuori il discorso sull’allattamento: artificiale materno misto… una discussione che da sempre tiene banco e a cui, secondo me, non si potrà mai dare una risposta univoca. Devo ammettere che ad un certo punto mi sono sentita inadeguata e un po’ “sbagliata”. Ho allattato per solo sei settimane, poi non era più sufficiente e necessitava un’aggiunta di artificiale. Dopo due volte di doppie pesate ed aggiunte non accettate, ho detto basta e sono passata alla totalità dell’artificiale senza sensi di colpa nei confronti della pupetta. Parlando con amiche ed altre mamme, invece mi rendo conto che quasi tutte si sono battute fino in fondo per poter dare fubi all’ultima goccia del proprio latte ai loro bambini, cercando di preservare il più possibile quel momento di intimità riservato solo alla mamma. 

Ed allora mi sono chiesta “perchè io no? sono una mamma peggiore delle altre?” Io non ho mai considerato l’allattamento al seno come momento unico, ho provato lo stesso senso di intimità alle tre di notte con la mia bambina anche con un biberon in mano accarezzandole i capelli mentre lei se lo beveva beata. Non mi sono mai sentita una mamma di serie B nonostante gli slogan “allattamento al seno – un gesto d’amore” e tutti gli altri mille gesti quotidiani? E’ vero che la società intorno non ti fa sentire a tuo agio se la tua scelta è diversa. Ma poi davvero sempre di scelta si tratta?? No, la maggior parte delle volte il latte non c’è, non ne vuole sapere di uscire, ed una mamma che cosa ci può fare??? Messaggi che arrivano da tutte le parti, ospedali pediatri consultori… ma come si permettono di giudicare una cosa così importante e così meravigliosamente soggettiva. Ho vissuto crisi di amiche, e dei loro mariti (ricordiamoci che ci sono anche loro nella famiglia…), che hanno pianto, si sono disperate, che si sono sentite inadeguate perchè impossibilitate a fare quello che per loro era un momento fondamentale e che il contorno in cui vivevano lo prospettava loro come tale. Io sono stata fortunata: un pediatra che preserva la salute del bambino ma anche quella della mamma (ma perchè ogni volta ci dimentichiamo di noi stesse???), storie familiari simili ed un istinto che non mi portava necessariamente in quella direzione.

Alla mia domanda di prima mi sono risposta di no, che nonostante io non abbia sentito questo desiderio forte di allattare al seno, di non aver lottato per aumentare il latte, non mi sono mai sentita una mamma di serie B anche se ogni tanto, come l’altra sera, ritorno a chiedermelo perchè ancora oggi, dopo quasi tre anni, non me ne sono mai pentita. Tra l’altro non ho mai pensato che si formi un legame più forte tra mamma e bambino nel caso dell’allattamento al seno. Il legame si crea ogni giorno in mille modi diversi, così come, a modo suo, lo crea il papà con i suoi gesti attenzioni pensieri ore passate insieme.

Non capisco e non capirò mai questo accanimento nel giudicare le scelte fatte: è già un momento più o meno complicato quando da due si diventa tre, perchè non si può lasciare le persone libere di fare le proprie scelte, vivere le proprie emozioni!?!? La discussione è aperta, non dico di no, ma discutere non vuol dire giudicare.

Enrica

 


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