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Alleanze tra i partiti: dal dossier di openpolis spunta un'ipotesi inquietante...

Creato il 21 aprile 2013 da Afrodite
Nel post precedente si parlava del ruolo dei mediatori, in grado di creare conoscenza a partire dalla mole sterminata di informazioni che gira in Rete.
L'associazione Openpolis (http://www.openpolis.it/), che attraverso le sue piattaforme web openmunicipio, openpolitici e openparlamento si propone di monitorare in modo trasparente l'attività di amministratori e politici, mi sembra possa essere considerata uno di questi.
Dopo il test "Voi siete qui" (http://politiche2013.voisietequi.it/), elaborato prima delle ultime elezioni politiche per aiutare gli indecisi nel voto, ora l'associazione ha reso noto un dossier sugli eletti nel nuovo Parlamento (http://s3-eu-west-1.amazonaws.com/op-dossier/openpolis_mini-dossierXVII_leg.pdf).
Interessante il confronto su base programmatica tra i partiti, per individuare la maggiore distanza o vicinanza tra di loro: alla luce degli ultimi avvenimenti per l'elezione del Presidente della Repubblica che ha visto Pd e Pdl convergere su Napolitano, colpisce la distanza a livello programmatico tra Partito Democratico e Popolo delle Libertà. Dove si dimostra che in politica i programmi contano ben poco.
Se contassero, infatti, si sarebbe dovuto creare uno schieramento Pd-Sel-M5S-Lega-Centro Democratico, mentre sappiamo che così non è stato e che anzi non si è riusciti a crearlo neppure fra i primi tre partiti ritenuti tra loro affini per contenuti e obiettivi.
Andando a vedere poi i singoli punti programmatici, uno schieramento come quello ipotizzato avrebbe potuto realizzare riforme quali la legge sul conflitto di interessi, sul falso in bilancio, contro il consumo di suolo, contro il cumulo di cariche pubbliche e perfino sul reddito minimo garantito. Fantascienza?
Direi di sì. Anche perché, scorrendo il dossier e arrivando al cosiddetto "caricometro", si scopre che il Pd è il partito con più parlamentari aventi altri incarichi pubblici, seguito da Pdl e Lega. Idem se si va a vedere il grafico riguardante i parlamentari con incarico anche in Regione, situazione peraltro incostituzionale in base all'articolo 122 della nostra Carta.
Sorge dunque il sospetto che stia qui il cemento per nuove e future intese parlamentari, sperando di essere smentiti dai fatti.
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