Allenare l’intensità con il Mental Training

Creato il 02 maggio 2012 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Buongiorno! Ci siamo lasciati personalmente lo scorso marzo con un grande risultato sportivo di Davide, in quell’occasione ti ho accennato alcuni segreti del suo allenamento mentale.

Sono passati quasi due mesi fitti di impegni e il fine settimana scorso è stato un altro giorno importante per il lavoro di Mental Training che stiamo facendo insieme!

Lascia che ti aggiorni velocemente sui suoi risultati, per arrivare dritto al punto che voglio condividere con te oggi. Dopo la vittoria del Campionato Italiano U20 Davide ha mantenuto un discreto livello di prestazione ottenendo un quinto posto ai campionati italiani assoluti e un quindo posto all’European Junior Cup a Coimbra. Oltre a questo è stato anche convocato con la nazionale maggiore ad uno stage di preparazione, dove ha avuto l’opportunità di confrontarsi con gli atleti che si stanno allenando per le Olimpiadi di Londra.

L’obiettivo di questi mesi di allenamento insieme è quello di manterene alto il livello di prestazione per ottenere la convocazione in nazionale U20 e poter partecipare ai campionati europei a settembre che si svolgeranno a Parenzo in Croazia. Ci sono solo due posti disponibili e per poter fare in modo che uno di questi sia di Davide, vogliamo arrivare a medaglia nel maggior numero di appuntamenti possibile da qui a settembre, siano essi tappe dell’European Junior Cup (utili per ottenere punti per la determinazione del ranking a livello europeo) che del Gran Prix (utili per ottenere punti per la determinazione del ranking a livello nazionale).

I risultati ottenuti fino ad ora dopo il campionato italiano sono stati discreti, ma non ne siamo ancora soddisfatti, perché sia Davide che tutti noi sappiamo che abbiamo raccolto meno di quello che avremmo potuto e stiamo quindi lavorando per colmare questo gap. A conferma di ciò è arrivata una delle peggiori sconfitte della stagione circa quindici giorni fa a Genova, una tappa del Gran Prix, dove, pur partendo come grandi favoriti e con grandi ambizioni, siamo stati sconfitti al primo incontro!

Quella sconfitta ci è stata di grande aiuto perché ci ha dato ulteriore consapevolezza che abbiamo ancora un importante lavoro da fare per raggiungere quel livello di qualità e intensità necessario a conquistare i traguardi che ci siamo prefissati.

Dopo Genova ci siamo sentiti un paio di volte con Davide per analizzare e capire la situazione ed è tornato in palestra con una gran voglia di riscatto e di rivincita, che si è preso subito conquistando la medaglia di bronzo due giorni fa a Tarvisio, nell’ultima tappa dell’European Junior Cup!

Ho avuto la fortuna di assistere personalmente alla giornata di gare a Tarvisio, ed è stata un’ottima opportunità per consapevolizzare il focus del prossimo lavoro di Mental Training che faremo con Davide, alleneremo l’intensità!

Questa mia volontà è maturata dopo aver visto l’andamento degli incontri disputati da Davide e il suo atteggiamento sul tatami. Dopo una buona vittoria nel primo incontro, Davide ha affrontato un atleta della Repubblica Ceca e, dopo essere stato in vantaggio di misura per praticamente tutto l’incontro e aver rischiato pochissimo, quando la vittoria sembrava ormai a portata di mano, subiamo un attacco ad una decina di secondi dalla fine che determina la nostra sconfitta! L’incontro era ampiamente alla nostra portata e la sconfitta ha fatto davvero male! Fortunatamente il nostro avversario va avanti fino alle semifinali e “ci recupera”, siamo ancora il lizza per la medaglia di bronzo!

Facciamo due chiacchiere con Davide prima dell’incontro successivo, con la volontà di dimostrare tutto il nostro valore e dare tutto per arrivare a conquistare questa benedetta medaglia che assume adesso un valore particolare di rivincita e di riscatto. Vogliamo dimostrare tutto il nostro valore. Da lì in poi Davide vince tutti gli incontri successivi, uno dei quali con uno degli ippon più belli della giornata e ottiene il tragurado che, dopo il secondo incontro, sembrava essere diventato irragiungibile. Peccato solo non aver potuto disputare la finale per il terzo e quinto posto, che Davide ha vinto per ritiro del suo avversario polacco, causa un infortunio occorso nell’incontro precedente. A coronare la bella giornata per i colori italiani nella categoria 66kg, Davide ha condiviso il terzo gradino del podio con Matteo Piras, suo amico e rivale da sempre, che Davide ha battuto in finale ai campionati italiani juniores e che sta facendo un prosieguo di stagione di grandi risultati e ottimi successi (terzo ai campionati assoluti di categoria e con già tre medaglie –una d’argento e due di bronzo- nell’European Junior Cup). Complimenti Matteo!

Seppur la giornata di gare si sia conclusa con la medaglia e ci siano stati molti aspetti positivi, a cominciare dall’atteggiamento con cui abbiamo affrontato i combattimenti dopo la sconfitta al secondo incontro, come ti dicevo, sono sicuro che dal punto di vista dell’intensità ci sia ancora del lavoro da fare. Ne abbiamo discusso con Davide e siamo d’accordo su questo.

Molto spesso sentiamo frasi del tipo: “ho avuto un calo di concentrazione”, “non ho avuto la mentalità giusta”, “mi sono sentito scarico” e così via. A questo punto la mia domanda è: “Cosa fai per allenarla?”. Se hai bisogno di mantenere la concentrazione e il livello di attenzione per tutto il tempo della gara, per quanto tempo le mantieni in allenamento? Anche perché molto spesso, troppo spesso, in allenamento ci concentriamo su altri aspetti, senza considerare che, se non prepariamo a dovere tutte le componenti della prestazione, con la finalità di ottenere i risultati che ci aspettiamo in gara, difficilmente questi arriveranno!

Per questo motivo l’oggetto del prossimo appuntamento di Mental Training con Davide sarà l’allenamento dell’intensità in condizioni di stress fisico e sotto pressione a livello mentale. Voglio che Davide sia in grado di mantenere alta l’intensità della sua azione per 8 minuti filati (gli incontri durano 4 minuti effettivi più massimo 2 eventuali minuti aggiuntivi in caso di parità al termine dei primi 4)! Fisicamente è preparatissimo e quindi, nonostante la stanchezza fisica possa farsi sentire, ci occorre che sia in grado di esprimere aggressività e forza, e sia nelle condizioni di prendere l’iniziativa dell’azione per tutta la durata del combattimento.

Sarà un allenamento decisamente intenso, dove lo metteremo sotto pressione e lo sfiniremo fisicamente, per fare in modo che in queste condizioni, nonostante la stanchezza, debba continuare ad attaccare, per fare in modo che, in gara, possa mantenere il controllo della situazione. Vogliamo condizionare il suo atteggiamento a cercare quella sensazione di stanchezza perché è da lì in poi che farà la differenza, se lui è in difficoltà, molto probabilmente lo sarà anche il suo avversario, e in queste condizioni entrano in gioco anche altre componenti che, se allenate, possono fare la differenza.

Allenati per i risultati che vuoi raggiungere, condiziona il tuo corpo e la tua mente e stupisciti di quello che saprai fare in gara!

Un saluto e alla prossima.

Di Pasquale Acamapora


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