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Allestire una mostra fotografica

Da Tickleframe @tickleframe

Allestire una mostra fotografica Tickleframe

Quando si è trattato di allestire una mostra fotografica per Yearbook Project, un lavoro durato 12 mesi, per 365 giorni, uno per ciascuno 365 frammenti di Brescia e della mia quotidianità, l’adrenalina era alle stelle. La location è stata il Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, proprio a Brescia nel mese di giugno.

Una grande emozione per me poter allestire questa mostra per poter condividere un progetto che ha coinvolto tanti amici, per poter ringraziare chi mi ha sopportato e supportato e avere finalmente il pretesto di stampare le fotografie.

In tutto ciò, in Tickleframe ci siamo detti: ma perché non ottimizzare questo impegno della mostra, per condividere con tutti gli steps fatti per allestirla?

Ecco quindi che è nata l’idae di un piccolo vademecum su come “allestire una mostra fotografica” che trae ispirazione dalla mostra che abbiamo allestito. Non troverete quindi un manuale convenzionale, ma il nocciolo della nostra esperienza umana, fatta certamente di fatica, ma anche di tantissimo entusiasmo e del doppio della soddisfazione.

Mostra Yearbook Project - Dettaglio 3

STEP 1 – Gli inviti

Ho deciso di partire da quelli. Diciamo pure che mi riduco sempre all’ultimo minuto anche in eventi simili (anche alla prima mostra fotografica? Si, anche a quella!) e che questo step dovrebbe essere chiaro da mesi. Ma ho voluto prima maturare l’idea, ipotizzare l’allestimento. Non è per niente una cosa facile, soprattutto in una sala grande come il Salone Vanvitelliano. Inoltre, ho dovuto capire come utilizzare le bacheche messemi a disposizione per l’installazione della mostra, ancora prima di conoscerne le dimensioni.

Ho avuto a disposizione un angolo del Salone per una settimana, dal mercoledì precedente al martedì successivo l’inaugurazione. Gli inviti dunque sono partiti. Ho realizzato anche una locandina.

locandina YBP copia

STEP 2 – La stampa delle foto. Ovvero una mazzata tra capo e collo

Non che mi aspettassi una grazia, ma stampare costa, e anche molto, se vuoi avere stampe di una misura ragionevole per allestire una mostra fotografica. L’emozione di scegliere le fotografie e averle in mano stampate vale comunque la pena, assolutamente. Credo che l’unico consiglio che non mi stancherò mai di dare è proprio quello di stampare, non accontentarsi dello schermo, anche se la qualità dell’immagine non è buona.

Di solito, personalmente, mi prendo anche il piacere di poter guardare una ad una tutte le immagini che voglio stampare, con dei pazienti esperti del settore, per poter scegliere il bilanciamento del colore che più mi piace prima dell’ordine di stampa.

Vado infatti a stampare in una bottega di via Gramsci a Brescia, un laboratorio di antica esperienza, data l’età storica dell’attività. Lì avrete la sensazione di essere catapultati immediatamente in un mondo fatto solo da carta stampata, negativi e profumo d’inchiostro. Il tempo sembra essersi fermato, non solo per la quantità di rullini e di macchine analogiche che si possono trovare, ma per la tranquillità con cui i proprietari vi daranno retta, per poter trovare la soluzione giusta alle vostre esigenze fotografiche. Una vera chicca! Come le vuole stampare? Lucide oppure opache? Questa domanda vale più di mille files sul disco fisso. Io le preferisco opache, anche se entrambe le soluzioni hanno un loro particolare fascino.

STEP 3 – L’installazione della mostra fotografica

Abbiamo scelto il cartoncino nero. I pannelli a disposizione non sono un granché: abbastanza sporchi, di un bianco/grigio banale e non sappiamo assolutamente se il biadesivo riuscirà a resistere con il caldo. Esclusa qualsiasi ipotesi riguardante cornici o simili poiché i pannelli, nonostante siano malconci, non possono essere utilizzati con i chiodi. Dunque non restano molte altre ipotesi, la scelta è stata quasi del tutto obbligata.

Una sorpresa però, l’abbiamo escogitata, anche se non ha nulla a che vedere col biadesivo. Per raccontare il progetto, anche a chi non mi ha mai seguito, abbiamo realizzato dei segnalibro-gadget imperdibili!

Mostra Yearbook Project - Dettaglio 5

TERMINE

Al termine della mostra abbiamo rimosso dal Salone le fotografie del “Yearbook Project”, dopo un venerdì pomeriggio ed un sabato ricchi di soddisfazioni, di nuove conoscenze, del sostegno degli amici e dei parenti. La prima esposizione, quella segnata dall’inesperienza, dall’agitazione per “la prima”. Eppure tutto è andato nel migliore dei modi: l’allestimento, le numerose visite, i commenti.

La cosa che di sicuro ci ha dato più soddisfazione è però la condivisione: nelle parole di tanti visitatori la curiosità di sapere com’è nato il progetto, di scoprire i luoghi dove sono stati fatti alcuni scatti. Così come nei pensieri degli amici: veder stampate le foto già viste durante l’anno, giorno per giorno.

Un grazie speciale va a tutti coloro che sono passati, a chi ha lasciato un post-it ad una delle fotografie, a chi ha sostenuto fin da subito il progetto “Yearbook Project” e a chi ha saputo apprezzarne la semplicità, a chi era alla mostra con il cuore poiché impegnato non è riuscito a passare, a chi ha fatto sentire la propria vicinanza e a chi ha fatto passaparola. Un ringraziamento particolare anche al Museo Nazionale della Fotografia Brescia per la gradita visita!

“Yearbook Project” ovviamente non finisce qui, ci sono buone possibilità che faccia una nuova uscita in pubblico e che si sviluppino altre opportunità per ripercorrere quelle 365 immagini, mentre se volete riguardarle tutte seduti comodamente sul vostro divano, le trovate come sempre sulla nostra pagina Facebook.

Io porto la mia macchina fotografica ovunque vada. Avere un nuovo rullino da sviluppare mi dà una buona ragione per svegliarmi la mattina.

Andy Warhol

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